Il ministro del Lavoro: "Ora la riforma dell'istituto può partire"
"Tra il presidente e il direttore, circa la riforma dell'Inps, che in particolare riguarda l'assetto della dirigenza, c'è stata una frattura che non è stato possibile sanare". Questo il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sulle dimissioni del dg dell'Inps, Massimo Cioffi. "Siccome non c'erano le condizioni per risolvere questo contenzioso è stato meglio risolverlo decidendo di fare un passo indietro", spiega.
"Il vertice dell'istituto - ha spiegato Poletti - ha avviato una riforma, in particolare dell'assetto dirigenziale. Su come attuarla e con quali responsabilità, tra il presidente e il direttore c'è stata una frattura che non è stata possibile sanare. Debbo fare un apprezzamento al direttore, che di fronte al rischio che questo contenzioso continuasse nel tempo, creando problemi, ha ritenuto di fare un passo indietro. Siccome non ci sono le condizioni per risolvere questo contenzioso, è meglio risolverlo decidendo di fare un passo indietro".
"Ora via alla riforma dell'istituto" - La riforma dell'Inps, quindi, ora può partire. "Abbiamo mandato delle osservazioni al presidente Boeri che ha modificato" il piano, ha detto Poletti, spiegando che "gli elementi che mettevano tensione sono stati recuperati" dai cambiamenti apportati. Quindi "le nuove determine del presidente hanno tenuto conto delle valutazioni fatte dai ministeri". Alla domanda se adesso la riforma possa essere avviata, Poletti ha risposto con un "sì".
"Il riordino - ha proseguito il ministro - nella nuova formulazione redistribuisce i dirigenti fortemente sul territorio. C'è un avvicinamento della dirigenza Inps sul territorio più di quello che era. Poi c'è il tema della governance, che è presente in Parlamento, dove ci sono alcune proposte di legge. Noi abbiamo detto che il governo è interessato e disponibile a lavorare, per far andare in porto questa riforma". In merito a eventuali problemi dopo le dimissioni del direttore generale, Poletti ha poi detto che: "Non sono preoccupato, perché c'è un vicario che farà il mestiere del direttore, quindi la direzione c'è".