Il cambio di rotta della politica monetaria delle Bce ha come risultato l'abbassamento dei tassi di interesse e quindi anche dei mutui
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I prezzi delle case sono aumentati. A rivelarlo è l'Istat che ha messo a confronto i dati dei trimestri dell'anno corrente e quelli dell'anno scorso. Nonostante ciò a causa della nuova svolta della Bce per i cittadini è più facile richiedere un mutuo a causa della diminuzione del tasso di interesse.
Si calcola che l'indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate a fini abitativi o di reddito sia aumentato del 3,2% nel secondo semestre rispetto al primo; inoltre se lo si compara allo stesso periodo del 2023, si rileva un aumento del 2,9%.
L'aumento dell'indice dei prezzi delle case è dovuto soprattutto ai prezzi delle nuove abitazioni (saliti dell'8,1% rispetto al 5,3% del trimestre precedente). Un altro fattore riguarda i prezzi delle dimore già esistenti che aumentano dell'1,9% (rispetto allo 0,8% dei primi tre mesi).
Quindi il tasso di variazione dell'Ipab è del +2,7% nel 2024 (+5,6% per le abitazioni nuove e +2,0% per quelle esistenti).
L'Istat chiarisce che va tenuto in considerazione il contesto in cui si stanno manifestando gli aumenti: c'è una lieve ripresa della compravendita. L''Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate per il settore residenziale ha registrato un aumento dell'1,2% della variazione di tendenza nel secondo trimestre del 2024. Il trimestre precedente ha invece visto un -7,2%. "Una diretta conseguenza del cambio di rotta della politica monetaria della Bce che sta avendo come risultato un abbassamento dei tassi di interesse e, quindi, del costo dei mutui, rendendo di nuovo possibile per una famiglia acquistare casa", spiega Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
Nelle diverse ripartizioni geografiche si riscontra una crescita dei prezzi sia su base congiunturale (per cui è altrettanto imputabile ai prezzi delle case nuove e di quelle già esistenti), sia sulla base annua.
Nel Sud e nelle Isole si registra una tendenziale crescita del 3,9% soprattutto per e abitazioni nuove che salgono del 9,5%; a seguire il Nord-Est (da +1,6% a +3,7%), il Nord-Ovest (da +1,9% a +2,5%) e il Centro (da +0,6% a +2,2%).
Tenendo presente l'aumento medio nazionale del 2,9%, nel capoluogo lombardo l'Istat ha riscontrato un aumento del 4,7% dell'Ipab su base annua, che però è in rallentamento rispetto al precedente trimestre (5,3%).
In coda c'è Roma con un rialzo dell'1,6% (segnalato un -0,8% nel precedente trimestre) e Torino con una lieve crescita dello 0,3% che però è in accelerazione rispetto al -0,7% dei primi tre mesi.