Diminuiscono anche i disoccupati giovanili (22,3%), mentre rimane stabile il numero degli inattivi, pari al 33,8%. Il tasso di occupazione fermo al 60,9%
Istat: disoccupazione al 9,7%, ai minimi dal 2012 © Da video
Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,8% (-0,1 punti), quello giovanile al 22,3% (-0,1 punti). Lo certifica l'Istat, sottolineando che "La stabilità del numero di inattivi - tra i 15 e i 64 anni - è sintesi della crescita tra gli uomini e tra chi ha 50 anni o più e della diminuzione tra le donne, i 15-24enni e i 35-49enni. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%".
A marzo il numero degli occupati rispetto al mese precedente è cresciuto di 22mila unità, per un totale di 23 milioni e 349mila. Il numero è superiore di 297mila rispetto a quello di marzo 2022, in seguito all'aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi a fronte di una diminuzione dei dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione e inattività è stabile (rispettivamente il 60,9% e il 33,8%), mentre quello di disoccupazione scende al 7,8%.
L'Istat sottolinea poi che l'occupazione cresce per uomini e donne, per i dipendenti e per tutte le classi d'età, tranne quella dei 25-34enni, per la quale risulta invece in calo. Confrontando il primo trimestre 2023 con quello precedente, si registra un incremento del numero di occupati (+0,4%, pari a +90mila). La crescita dell'occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all'aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,6%, pari a 12mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1%, pari a -125mila unità). Rispetto a marzo 2022, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro: -5,1%, pari a 106mila unità.