Ecco le nuove prospettive sull'economia italiana secondo le stime dell'istituto di statistica: "Minimo l'effetto degli 80 euro sui consumi"
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Dopo tre anni di riduzione, la spesa delle famiglie torna a crescere. E' quanto emerge dalle stime dell'Istat, secondo le quali nel 2014 ci sarebbe un aumento dello 0,2%, e un incremento ulteriore nel 2015, arrivando a una crescita dello 0,5%. Secondo le stime gli 80 euro in più in busta paga produrranno un "effetto minimo positivo" sui consumi di quest'anno.
Il tasso di disoccupazione aumenterà invece al 12,7% nel 2014 (5 decimi in più rispetto al 2013). Un lieve miglioramento dell'indicatore è atteso per la seconda metà dell'anno in corso, con il tasso che nel 2015 è previsto al 12,4%.
Nel 2014 Pil a +0,6%, nel 2015 +1% - Nel 2014 il Pil in termini reali salirà dello 0,6%, mentre nel 2015 è prevista una crescita dell'1,0%, stima l'Istat nella nuove prospettive dell'economia italiana. Il governo nelle ultime stime ufficiali indicava +0,8% per il 2014 e +1,3% per il 2015.
Traino della crescita dagli investimenti - Nel 2014 è attesa una ripresa significativa dei tassi di crescita degli investimenti (+1,9%) che si consoliderebbe nel 2015 (+3,5%) e nel 2016 (+3,8%). La crescita dell'economia, spiegano gli esperti dell'Istituto di statistica, deriverebbe infatti proprio dagli investimenti, mentre la spinta prodotta dai consumi sarebbe "minima".
Italia al top tra big dell'Ue sulla disoccupazione di lunga durata - Nel 2013 in Italia la quota dei disoccupati di lunga durata è risultata la più elevata tra i principali Paesi europei, con un crescita rispetto all'anno precedente di circa 6 punti percentuali. Tale componente è cresciuta significativamente (circa il 56,4% del totale dei disoccupati, erano il 45,1% all'inizio della crisi), sia nel Mezzogiorno sia nel Nord-Est.