Rispetto ai livelli del 2008, prima della crisi, il prodotto interno lordo dell'Italia è ancora inferiore del 4,9%. Il premier Conte: "Stop previsto, la Manovra espansiva invertirà il trend negativo"
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L'Istat stima che nel terzo trimestre del 2018 il Pil sia rimasto invariato rispetto al trimestre precedente. Il tasso tendenziale di crescita è pari allo 0,8%. Secondo l'istituto di statistica, "la dinamica dell'economia italiana è risultata stagnante, segnando una pausa nella tendenza espansiva in atto da oltre tre anni". La crescita nulla nel terzo trimestre rappresenta la prima variazione "zero" a partire dal quarto trimestre 2014.
Questa stima, che ha natura provvisoria, riflette dal lato dell'offerta la perdurante debolezza dell'attività industriale, manifestatasi nel corso dell'anno dopo una fase di intensa espansione, appena controbilanciata dalla debole crescita degli altri settori. Rispetto ai livelli del 2008, prima della crisi, il prodotto interno lordo dell'Italia è ancora inferiore del 4,9%.
Il terzo trimestre ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero rispetto al terzo trimestre del 2017. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca e dei servizi e di una diminuzione in quello dell'industria.
Dal lato della domanda, la stima provvisoria indica un contributo nullo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2018 è pari a +1,0%.
Conte: "Stop previsto, perciò manovra espansiva" - Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affermando che quello del Pil è "un dato congiunturale, lo avevamo previsto e perciò daremo vita a una Manovra espansiva che mira a invertire il trend". Nella legge di bilancio "non rivediamo alcunché, il 2,4% è quello e rappresenta un tetto massimo che non intendiamo superare", ha aggiunto.
Boccia: "Se non ci sarà crescita è colpa esclusiva del governo" - Duro il commento del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, sui dati diffusi dall'Istat: "C'e una divergenza di spiegazioni economiche in questo governo su cui bisogna cominciare a chiarire che se i risultati della crescita non ci saranno nei prossimi mesi è colpa esclusiva di questo governo e della politica economica che realizza, non di altri". "Siamo a disposizione del Paese e del Governo - ha concluso Boccia - per fare proposte che non antepongano le ideologie alle spiegazioni economiche".
Di Maio: con la manovra si riprenderà - Sulla crescita italiana pesa la congiuntura economica internazionale ma il Pil si riprenderà. A sostenerlo è il vice premier, Luigi Di Maio, che ha così commentato i dati Istat. "Dal punto di vista internazionale - ha detto - c'è stata una serie di fattori che incidono sulla congiuntura economica generale. Ma vedrete che con la 'manovra del popolo' non solo il Pil ma la felicità dei cittadini si riprenderà". "E' bene che tutti sappiate che il risultato del 2018 dipende dalla manovra approvata a dicembre 2017, che e' targata Partito Democratico. Tutti sanno che la nostra Manovra deve ancora essere approvata e non puo' aver avuto nessun effetto sul rallentamento in atto", ha aggiunto il vicepremier.