Buoni segnali

Istat, prospettive positive per l'economia italiana

Dai dati dell'ultimo trimestre, segnali positivi a livello settoriale e sul mercato del lavoro. Non si prevede un aumento dell'inflazione

04 Ago 2017 - 12:49
 © dal-web

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L'indicatore anticipatore dell'economia italiana, rilevato dall'Istat, continua a mantenere un "andamento positivo". Cresce la fiducia nel futuro da parte delle famiglie e delle imprese: queste ultime registrano un aumento del numero dei dipendenti a termine (+4,3%, +109 mila), ma anche di quelli permanenti (0,3%, +42 mila). Clima di fiducia migliorato per le imprese di tutti i settori, a eccezione dei servizi di mercato.

Nella nota mensile dell'istituto statistico sull'andamento dell'economia italiana, emergono dati positivi che portano nuova fiducia nel futuro anche da parte dei consumatori. Nel secondo trimestre di quest'anno sono aumentati gli occupati dipendenti (+0,9%), sia a tempo determinato che a tempo indeterminato. Prosegue la costante diminuzione degli occupati indipendenti (-1,6%, -87 mila unità).

Inflazione - Per i prossimi mesi, le indicazioni provenienti dalle aspettative sui prezzi sono delineano una chiara tendenza al rialzo.

Occupazione - Si mantiene una tendenza positiva dell'occupazione femminile a tempo indeterminato, mentre quella maschile è in calo. Sul fronte salari, l'Istat non rileva crescite sostanziali.

Settore immobiliare - I prezzi delle abitazioni sono rimasti sui livelli del trimestre precedente, nonostante la vivacità negli scambi. La produzione delle costruzioni non evidenzia ancora una chiara ripresa.

Clima di fiducia - A luglio l'indice di fiducia è aumentato in misura limitata per i consumatori, mentre per le imprese è migliorato in tutti i settori, a eccezione dei servizi di mercato. L'economia europea e quella americana crescono allo stesso ritmo, in un contesto di espansione del commercio globale.

La crisi dei piccoli negozi - Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, ha commentato i dati Istat resi noti oggi: "Dati positivi, considerato che le vendite salgono sia in valore che in volume, sia su base mensile che annuale. Un miglioramento attenuato, però, dall'ennesimo calo tendenziale delle vendite alimentari dei piccoli negozi che, per quanto basso, -0,3%, è ormai la goccia che fa traboccare il vaso. Rispetto a giugno del 2007, infatti, le imprese operanti su piccole superfici registrano un tracollo delle vendite alimentari del 24,2 per cento, ossia un quarto delle loro vendite".

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