FUORI DALLA CRISI

Istat: risale la fiducia di imprese e consumatori. Livelli ai massimi

I numeri che fotografano l' "ottimismo" sono a quote mai toccate nei lunghi anni della grande crisi. Scendono anche le attese di disoccupazione

28 Ott 2015 - 18:13
 © ansa

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A ottobre cresce sia la fiducia delle imprese, ai massimi dall'inizio della crisi, sia quella dei consumatori, la più alta dal febbraio 2002. Secondo i dati Istat, per la fiducia delle imprese l'indice è salito a 107,5 da 106,1 di settembre, mentre quella dei consumatori passa da 113 a 116,9 punti: sono in espansione tutte le componenti della fiducia a partire da quella economica, e migliorano i giudizi e le attese sulla situazione del Paese.

Anche le attese di disoccupazione sono finalmente in discesa. Numeri che sembrano preludere a un cambio di rotta, con la fiducia delle imprese che risulta in crescita per il terzo mese consecutivo, toccando il livello massimo dall'ottobre 2007, quando ebbe inizio la crisi. In particolare, nel commercio l'indice tocca il livello più alto dall'inizio delle serie storiche, cioè il gennaio del 2003.

Bene mercato e manifattura, giù le costruzioni - Il clima di fiducia risulta in miglioramento per le imprese dei servizi di mercato e per la manifattura, mentre scende per le costruzioni.Nel commercio sono in progresso sia i giudizi sulle vendite correnti, sia le attese sulle vendite future e sono giudicate in diminuzione le giacenze di magazzino. Nelle imprese manifatturiere salgono sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione, mentre i giudizi sulle scorte rimangono stabili.

Nelle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e piani di costruzione mentre le attese sull'occupazione restano invariati. Nelle imprese dei servizi migliorano le attese sull'andamento generale dell'economia, ma si riducono sia i giudizi sia le attese sul livello degli ordini.

Torna la voglia dell'auto nuova - In questo nuovo clima di fiducia, gli italiani tornano a sognare di comprare una nuova auto. L'Istat segnala infatti un miglioramento delle intenzioni di acquisto dell'autovettura, mentre restano stabili gli orientamenti all'acquisto di un'abitazione e diminuiscono i progetti di manutenzioni straordinarie nella propria casa. In generale crescono i giudizi positivi sull'opportunità di acquisto di beni durevoli con l'aumentare del numero di coloro che ritengono di poter spendere "molto di più che in passato per questi beni" (al 23,2% dal 22,7%).

Famiglia, aumentano quelli che credono in un miglioramento - In progresso risultano anche i giudizi e le attese sulla situazione economica della famiglia, con un aumento da 10,7% al 12,6% di coloro che si attendono un leggero miglioramento del quadro familiare. Più favorevoli anche i pareri sulle opportunità attuali di risparmio.

Peggiorano però i giudizi sul bilancio familiare, influenzati dal calo della quota di coloro che dichiarano di "risparmiare qualcosa" (dal 19,5% al 18,9%) e dall'aumento di quella di chi dichiara di dover "usare i risparmi" (dal 19,7% al 20,4%) per far fronte alle spese familiari.

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