dati in flessione

Istat: scende la fiducia di consumatori e imprese | Codacons: "Pessima notizia"

I consumatori temono "effetti negativi sui consumi a breve termine" ed esprimono preoccupazioni sulla "situazione politica ed economica" e sulle "tensioni con l'Europa"

27 Nov 2018 - 16:29
 © ansa

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A novembre 2018 l'Istat stima una flessione dell'indice del clima di fiducia dei consumatori da 116,5 a 114,8. Anche l'indice composito del clima di fiducia delle imprese diminuisce, per il quinto mese consecutivo, passando da 102,5 a 101,1. L'Istat segnala che tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in calo, seppur con intensità diverse, ad eccezione del clima personale.

Codacons: "Pessima notizia" - Un calo della fiducia, quello dei consumatori, che viene giudicato dal Codacons come "una pessima notizia che potrebbe avere effettinegativi sui consumi a breve termine". Secondo il presidente Carlo Rienzi, "la situazione politicaed economica del Paese e le tensioni con l'Europa stannoinfluendo sulle aspettative di consumatori e imprese, riducendola loro fiducia in tutti i comparti. Si tratta di un segnale pericoloso, soprattutto invista del periodo natalizio alle porte: in presenza di unaminore fiducia sul futuro del Paese e sulla propria situazione,le famiglie ridurranno i consumi, anche quelli tipici delNatale, come già osservato negli ultimi anni". Quindi "ilrischio concreto è quello di un aggravamento della crisi delcommercio che oramai da troppo tempo attanaglia il Paese".

Imprese, dato peggiore da due anni - Per le imprese, la fiducia siconferma ai minimi da quasi due anni: per trovare un valorepiù basso di quello stimato a novembre (101,1) bisogna infattirisalire ancora a dicembre 2016 quando era 99,7.

Il clima peggiorain tutti i settori (nel manifatturiero l'indice passa da 104,9 a104,4, nelle costruzioni da 138,9 a 132,5 e nei servizi da 103,6a 101,8) ad eccezione del commercio al dettaglio dove l'indicesale da 101,6 a 102,0. Nel manifatturiero, che segnauna flessione più contenuta rispetto ai servizi e alle costruzioni, si rileva unpeggioramento delle attese sulla produzione; i giudizi sullivello della domanda e il saldo delle scorte di magazzinorimangono sostanzialmente stabili rispetto allo scorso mese. Nelle costruzioni peggiorano sia igiudizi sugli ordini sia le aspettative sull'occupazione. Peri servizi tutte le componenti sonoin calo: si segnala in particolare il deterioramento dei giudizisull'andamento degli affari e la contrazione sia dei giudizi siadelle attese sugli ordini. Nel commercio al dettaglio, l'aumentodell'indice è dovuto principalmente al miglioramento dei giudizisulle vendite e a una marcata contrazione del saldo relativoalle scorte di magazzino. Invece, le aspettative sulle venditefuture sono in diminuzione.

Consumatori, tiene solo il "personale" - Guardando al settore consumatori, tutte le componenti delclima di fiducia risultano dunque in calo, seppur conintensità diverse, con l'esclusione appunto del clima personale per il qualesi rileva un lieve aumento (da 108,7 a 108,9); il climaeconomico scende invece da 137,2 a 131,7, il clima correntediminuisce da 112,5 a 111,5 e il clima futuro cala da 121,4 a118,9

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