Cinque Paesi europei (anche Spagna e Olanda) puntano alla tassazione minima per una maggiore giustizia fiscale attraverso la lotta all'evasione. Dichiarazione congiunta dei ministri delle Finanze
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"Siamo pronti ad attuare la tassazione minima effettiva globale nel 2023 e con ogni mezzo legale possibile". È quanto annunciato dai ministri delle Finanze di Francia, Italia, Germania, Spagna e Olanda. "Se nelle prossime settimane non dovesse essere raggiunta l'unanimità, i nostri governi sono pienamente determinati a portare a termine il nostro impegno. La minimum tax è una leva fondamentale per una maggiore giustizia fiscale attraverso una lotta più efficiente all'ottimizzazione e all'evasione fiscale", sottolineano i sei ministri.
I cinque ministri: "Serve una maggiore giustizia fiscale" - Nella dichiarazione congiunta, firmata dai ministri francese Bruno Le Maire, italiano Daniele Franco, olandese Sigrid Kaag, spagnolo Nadia Calvino e tedesco Christian Lindner e compilata su iniziativa di Le Maire, si legge: "Mentre l'inflazione colpisce pesantemente la capacità di spesa dei nostri concittadini, le aziende devono pagare la loro parte di onere per alleviare l'impatto della crisi energetica globale. Per questo motivo, ribadiamo il nostro impegno per una rapida attuazione della tassazione minima effettiva sulle imprese. Si tratta di una leva fondamentale per una maggiore giustizia fiscale attraverso una lotta più efficiente all'evasione".
Impegnati a una riscrittura della tassazione delle grandi multinazionali - "Siamo inoltre pienamente impegnati a completare i lavori per una migliore riallocazione dei diritti di tassazione dei profitti delle grandi multinazionali globale - continua il documento -, con l'obiettivo di firmare una convenzione multilaterale entro la metà del 2023".