Nel secondo trimestre il valore aggiunto del settore è cresciuto dell’1,8% contro il +0,2% del settore dei servizi e il -0,6% dell’industria
Sebbene la ripresa si presenti ancora lenta, soprattutto a causa del passo arrancato di molti comparti, c’è un settore che contribuisce in maniera notevole alla crescita del Pil: il settore agricolo.
Nel corso del secondo trimestre del 2016, infatti, il settore agricolo (che include l’agricoltura, la silvicoltura e la pesca) ha riportato una crescita del Pil dell’1,8% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, a fronte di un più esiguo +0,8% che ha interessato l’intero Pil del Paese.
A bilanciare negativamente la crescita economica del Paese sono stati infatti gli altri due macro settori: i servizi, sebbene riportino una crescita tendenziale, nel periodo considerato sono stati interessati da un lieve +0,2%, mentre l’industria ha riportato una nuova diminuzione, -0,6%.
Un buon andamento ha interessato anche il confronto congiunturale. Tra il primo ed il secondo trimestre del 2016, infatti, il Pil agricolo è aumentato dell’1,3% a fronte del +0,9% del Pil dell’Italia.
Osservando gli ultimi dati dell’Istat si può notare come un ottimo contributo sia arrivato dal mercato estero. Rispetto al secondo trimestre del 2015 le esportazioni agricole italiane (appunto di prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca) del periodo aprile-giugno sono aumentate dell’1,7%
Già nel 2015, spiega la Confederazione degli agricoltori italiani (CIA), l’economia agricola aveva riportato una crescita del valore aggiunto del 3,8% arrivando a rappresentare il 2,3% dell’economia nazionale (il 4% se si considera anche l’industria alimentare, comprensiva di bevande e tabacco).