In calo l'indice Pmi composito dell'area a causa anche del rallentamento dei servizi in Germania. Miglioramenti in Francia, ma settore manifatturiero resta in contrazione
Ricapitolando, secondo la Banca centrale europea (Bce) la crescita economica nell'Eurozona prosegue a ritmi moderati e costanti, ma con rischi al ribasso. L'incremento annuo del Pil dovrebbe essere quest'anno dell'1,7%, dell'1,6% il prossimo, stesso ritmo nel 2018. Nel complesso, insomma, si nota la tenuta dell'area nonostante l'incertezza economica degli ultimi mesi.
Ma come va l'attività economica dell'Eurozona? L'indice Pmi composito registra a settembre un calo, da 52,9 punti a 52,6. Il valore si mantiene pertanto ampiamente in territorio positivo (al di sotto dei 50 punto l'indicatore marca una fase in contrazione), ma si colloca allo stesso tempo ai minimi da 20 mesi.
L'indice Pmi (Purchasing Managers Index) è un indicatore che rileva l'andamento dell'economia, osservando i risultati e le prospettive (su produzione, ordinativi, occupazione) di settori chiave dal lato delle aziende direttamente coinvolte. L'indice composito è una sintesi dell'attività manifatturiera e dei servizi.
A pesare sul rallentamento anche l'andamento dell'indice relativo ai servizi in Germania, in calo a 50,6 punti dal precedente dato di 51,7 (e al di sotto delle attese). In compenso migliora l'attività manifatturiera, salita a 54,3 punti dai 53,6 di agosto. In Germania l'indice composito si attesta pertanto a 52,7 punti, in ribasso sul mese precedente (53,3).
In sostanza il trend dell'attività economica si mostra ancora una volta altalenante. La ripresa c'è, ma appare fragile e l'occupazione non decolla. In generale l'indice Pmi manifatturiero per l'Eurozona registra una crescita a 52,6 punti da 51,7 di agosto, mentre quello dei servizi è calato a 52,1 da 52,8. In Francia, invece, si evidenzia un rialzo non indifferente dopo un lungo periodo di alti e bassi. L'indice Pmi composito ha raggiunto i 53,3 punti, dai 51,9 di agosto.
In particolare il settore dei servizi è aumentato a settembre a 54,1 da 52,3. Resta in contrazione – ma comunque in salita – il manifatturiero, a 49,5 punti.