Con 390 mila euro per addetto è il più produttivo tra i settori manifatturieri italiani
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Sono molti i settori industriali che rendono competitivo il nostro Paese, tra questi c'è anche quello del farmaco che rappresenta, per dirlo con le parole della Fondazione Symbola, "una delle punte più avanzate e qualificate della nostra tradizione manifatturiera".
Secondo lo studio Le verità sulla competitività italiana – Focus sull'industria Farmaceurica, redatto da Fondazione Symbola, Fondazione Edison e Farmindustria, con 28,7 miliardi di euro, l'industria italiana del farmaco genera il 15,5% dell'intera produzione europea, piazzandosi alle spalle solo della Germania con il 16,5%. Più esigue le quote detenute da Francia 10,9%; Regno Unito, con il 9,7%, e Spagna, 7,6%.
Il nostro Paese è invece leader mondiale per la crescita dell'export farmaceutico tra il 2010 ed il 2014. Mentre la Svizzera, al secondo posto, ha riportato una crescita delle esportazioni di questo settore pari a 8 miliardi di dollari, la Germania (terza) pari a 7,9 miliardi, le nostre esportazioni sono cresciute di 8,1 miliardi di dollari. Danimarca, India e Cina si piazzano invece al di sotto del podio con, rispettivamente, 6,9 miliardi, 5,6 miliardi e 1,6 miliardi.
Non solo, il settore dell'industria farmaceutica italiana è anche al secondo posto in Europa, dopo la Germania, per il numero di imprese innovative. L'89,5% delle nostre imprese operanti nel settore ha infatti introdotto innovazioni di processo, di prodotto o di altra natura, ovvero quasi nove imprese su dieci. La percentuale della Germania, che occupa appunto il vertice della classifica, è pari al 92%, mentre il Regno Unito (al terzo posto) registra un 89,4%. A distanza si piazzano invece Francia e Spagna, rispettivamente con l'83,5% e l'81,6% di imprese innovative. La media Ue si attesta invece all'85,2%.
Tra i settori industriali italiani, quello dell'industria del farmaco risulta essere il più produttivo con 390 mila euro per addetto, contro il 226 mila euro per addetto dell'intero settore manifatturiero. Notevole, quindi, anche il contributo dato all'economia dell'intero Paese pari a 13,7 miliardi, di cui 3,3 miliardi di euro di investimenti, sei miliardi di euro di stipendi e contributi e 4,4 miliardi di euro di imposte.