Secondo le stime della Cassa Depositi e Prestiti ad ogni aumento di traffico di dieci punti percentuali, corrisponderebbe un aumento degli investimenti diretti dall’estero del 4,7%.
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Tra il 2007 ed il 2017, nonostante le difficoltà legate alla crisi economica, il trasporto aereo in Italia ha continuato a crescere, mettendo a segno un +21,8% cumulato nell’arco di quest’ultimo decennio. È quanto emerge dal Rapporto sul Sistema Aeroportuale italiano, redatto dal Censis in occasione del Cinquantenario della nascita di Assaeroporti.
Tra i vari dati si può leggere come negli ultimi cinque anni il trasporto aereo italiano abbia registrato una crescita dell’11,1%, mentre solo nell’arco degli ultimi dodici mesi si è registrato un +4,6%. Buoni anche i presupposti per l’anno in corso, visto che per il primo quadrimestre il Censis indica un +6,6%. Risultati incoraggianti, anche alla luce delle stime della Cassa Depositi e Prestiti, secondo cui ad ogni aumento di traffico di dieci punti percentuali, corrisponderebbe un aumento degli investimenti diretti dall’estero del 4,7%.
Ad oggi, spiega il Censis, l’industria aeroportuale mondiale vale 260 miliardi di dollari e occupa circa 2,6 milioni di addetti. Solo nel nostro Paese questo settore contribuisce, direttamente o indirettamente, al 3,6% del Pil. Ad impattare maggiormente sulle entrate del settore, per ovvi motivi, sono gli scali più grandi: da soli Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia intercettano il 43% del traffico passeggeri italiano. Al contrario gli aeroporti più piccoli presentano non poche difficoltà. Nell’ultimo quinquennio gli scali con meno di due milioni di passeggeri hanno perso il 14,7% del loro traffico. In generale nel 2016 sono stati 164 milioni i viaggiatori che hanno transitato negli aeroporti italiani, un numero che entro il 2035 potrebbe raddoppiare, arrivando a toccare le 311 milioni di unità.
Un contributo all’intero sistema aeroportuale arriva anche dal comparto cargo. A livello mondiale, nonostante in termini di volumi il trasporto aereo rappresenti solo il 2% dell’intero trasporto merci, in termini di valore si sale ad una quota del 35%. Un impatto notevole è arrivato proprio negli ultimi anni grazie allo sviluppo dell’e-commerce, per il quale l’aereo cargo rappresenta il mezzo di trasporto nel 90% dei casi.