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La crescita mondiale potrebbe deludere e risultare inferiore al +2,6%, previsto in giugno. A lanciare l'allarme è il presidente della Banca Mondiale, David Malpass, secondo cui il rallentamento è legato alla "Brexit, alla recessione in Ue e ai dazi". A questo si aggiunge la debole crescita degli investimenti nelle economie in via di sviluppo. In questo contesto è essenziale che gli Stati si attrezzino con "riforme strutturali ben delineate".