Il nostro Paese è terzo in Europa per fatturato dopo Germania e Francia
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Con il previsto aumento della popolazione mondiale, che dovrebbe arrivare a sfiorare i nove miliardi entro il 2050, e l'esaurimento sempre più veloce delle risorse naturali, è oggi importante che un Paese adotti anche misure che incentivino un'economia più "bio ".
L'Italia ci sta riuscendo, tanto che la bioeconomia (definita dalla Commissione europea come “un'economia che si fonda su risorse biologiche provenienti della terra e dal mare, nonché dai rifiuti, che fungono da combustibili per la produzione industriale ed energetica e di alimenti e mangimi") nel nostro Paese vale 241 miliardi di euro e dà lavoro a 1,6 milioni di persone.
Secondo l'indagine del Centro Studi Intesa San Paolo rielaborata da Materia Rinnovabile (primo magazine dedicato alla bioeconomia) l'Italia, grazie alle sue performance, si piazza al terzo posto della classifica Europea, preceduta dalla Germania e dalla Francia, che presentano rispettivamente un valore della produzione pari a 330 e 295 miliardi di euro. A seguire troviamo invece Spagna e Regno Unito con 186 e 155 miliardi di euro.
Sommando le bioeconomie di questi cinque Paesi si arriva ad un valore di 1.200 miliardi di euro: oltre la metà del valore totale europeo registrato nel 2012 dalla Commissione europea. Gli occupati nel settore, sempre nei cinque Paesi presi in considerazione (Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito), sono 7,5 milioni, contro i 22 milioni (il 9% dell'occupazione complessiva) registrati in tutta Europa nel 2012.
Notevole anche il contributo delle esportazioni dei prodotti generati dalla bioeconomia. Nel 2012 (ultimo anno per i quale sono disponibili dati) le esportazioni mondiali valevano 2.100 miliardi di dollari, l'11,4% del totale del commercio mondiale. Due anni prima si attestava invece all'8,9%.
Tornando alll'Italia, la fotografia scattata dalla Fondazione Symbola, L'Italia in dieci Selfie, aveva evidenziato come, durante la crisi, il 22% delle aziende italiane avesse puntato sulla green economy (considerato un comparto del grande settore della bioeconomia: la green economy sfrutta, infatti, solo fonti di energia alternative come l'eolico e il solare, la bioeconomia anche i bioprodotti).
La Greeneconomy italiana vale oggi 101 miliardi di euro, ovvero il 10,2% dell'economia nazionale. Se prendiamo in considerazione solo le imprese manifatturiere emerge che ha puntato su questo tipo di economia il 33% del totale delle aziende in Italia e nel 44% dei casi esse esportano regolarmente (contro il 24% di quelle che non hanno investito in innovazioni di questo genere).