L'Istat registra per la prima volta una spesa più alta delle coppie over 64 rispetto a quelle under 35. La differenza è di circa 100 euro
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La crisi ha colpito soprattutto i giovani e per la prima volta le coppie under 35 spendono meno di quelle anziane. Lo rileva l'Istat. I livelli di spesa più bassi, infatti, tenuto conto dell'ampiezza familiare, si osservano per le coppie con la persona di riferimento con meno di 35 anni, che hanno una spesa inferiore agli over 64 di circa 100 euro.
Tra i lavoratori dipendenti, la spesa media mensile risulta di 2.232,47 euro tra gli operai e assimilati rispetto a 3.181,91 dei dirigenti e impiegati (+42,5%). Tra gli occupati autonomi, la spesa media mensile è di 2.872,49 euro per i lavoratori in proprio e di 3.470,63 per gli imprenditori e liberi professionisti (+20,8%). Le famiglie composte di stranieri, poi, spendono mediamente 900 euro in meno delle famiglie di soli italiani.
I consumi cambiano inoltre al variare del titolo di studio e le spese mensili delle famiglie con persona di riferimento con laurea o titolo di studio post laurea ammontano a 3.435,23 euro, rispetto ai 2.330,36 delle famiglie con persona di riferimento con licenza di scuola media o ai 2.750,59 se la persona di riferimento ha il diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Restano infine le tradizionali differenze territoriali nelle spese medie delle famiglie tra Centro-Nord e Mezzogiorno, con valori massimi osservati in Trentino-Alto Adige (3.073,54 euro) e in Emilia-Romagna (2.883,27 euro) e valori minimi per la Calabria (1.757,82 euro) e la Sicilia (1.778,86 euro). Si tratta di una differenza tra i valori medi che assume un massimo pari a 74,8%.