Dallo studio dell’Istat emerge una correlazione tra la dimensione aziendale e l’uso di strumenti ITC: le aziende con più addetti sono quelle con un più alto livello di digitalizzazione
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Sebbene l'Italia abbia fatto passi in avanti è ancora lontana dagli obiettivi che l'Europa ha fissato per il 2015, ovvero l'innalzamento al 33% della quota di piccole e medie imprese che vendono in rete realizzando un fatturato pari all'1% del totale.
Dall’ultimo report dell’Istituto nazionale di statistica si nota, infatti, come la quota di imprese italiane, di piccola o media dimensione, che ad oggi soddisfano i requisiti imposti dall’Ue , si attesti ad appena il 10%, in crescita comunque rispetto allo scorso anno (quando il dato si fermò all’8,2%).
Il punto fatto dall’Istat dimostra che una forte differenziazione dell’uso che le aziende fanno della rete è data dalla dimensione stessa delle imprese: l’87,6% delle aziende con almeno dieci dipendenti ha un livello di adozione “basso” o “molto basso” di servizi e strumenti ITC, contro il 78% della media europea. Dunque solo il 12,4% si posiziona su livelli “alti” o “molto alti” (come indicatore l’Istat ha preso in considerazione l’adozione da parte delle imprese di 12 attività digitali specifiche).
Dalle tabelle si può osservare come la quota di imprese con un indice di digitalizzazione “alto” o “molto alto”, aumenti al crescere delle dimensioni. Mentre per le imprese con 10-49 addetti la quota si attesta al 10,8%, per quelle con un numero di addetti compreso tra le 50 e le 99 unità si attesta al 20,1% e sale ulteriormente al 26% e al 41,4% per quelle, rispettivamente, con 100-249 addetti o 250 e più.
Al contrario di come accade di solito (per altri indici), nel caso della digitalizzazione delle imprese non emerge un netto divario territoriale, certo al Sud e nelle Isole la quota di imprese con elevata digitalizzazione è più bassa che nelle altre aree del Paese -8,7% la quota delle imprese con indice di digitalizzazione 'alto' e 'molto alto', contro il 14,5% del Nord Ovest, il 13,4% Nord est e l'11,5% del Centro – ma siamo abituati a differenze ben più marcate.