Precipita il listino di Mosca. La Banca Centrale russa costretta a intervenire per salvare il rublo. Chiusura in profondo rosso per Piazza Affari (-4,1%) e le Borse europee
Circa centomila persone sono fuggite dalle loro case in Ucraina e diverse migliaia hanno lasciato il Paese. Lo ha riferito una portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati, Shabia Mantoo.
Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con Emmanuel Macron. Lo riferisce il Cremlino, secondo cui il presidente russo ha fornito all'omologo francese "chiarimenti dettagliati sulle ragioni e le circostanze della sua decisione di condurre un'operazione militare speciale" in Ucraina.
La città ucraina di Mariupol, uno dei principali porti sul mar d'Azov, è sottoposta a violenti bombardamenti da parte delle forze russe. Lo riporta la stampa ucraina. La conquista di Mariupol permetterebbe alle forze russe di aprire una via di comunicazione terrestre diretta con la Crimea, annessa da Mosca nel 2014.
Pessima giornata per i mercati azionari del Vecchio continente dopo l'inizio dell'attacco russo all'Ucraina: l'indice Stoxx 600, che riunisce i titoli a maggiore capitalizzazione in Europa, ha ceduto il 3,27% finale, che equivale a 331 miliardi 'bruciati' nella seduta.
La guerra della Russia in Ucraina costa caro ai mercati. Il Ftse All Share di Piazza Affari ha chiuso la seduta con un calo del 3,99% che equivale a 30,3 miliardi di capitalizzazione 'bruciati' in una sola seduta.
Tracollo per la Borsa di Mosca con il precipitare della situazione in Ucraina dopo l'invasione da parte della Russia: l'indice Rts in dollari ha lasciato sul terreno il 39,44%, il Moex in rubli il 33,28%. La Banca centrale russa in mattinata ha vietato le vendite allo scoperto sulle azioni del mercato domestico. Il rublo è sceso al minimo storico fino ad avvicinarsi alla soglia dei 90 per dollaro.
Piazza Affari chiude la seduta in forte calo. L'indice Ftse Mib lascia sul terreno il 4,1% a 24.890 punti, al di sotto della soglia psicologica dei 25.000 punti, e torna sui valori di luglio 2020. La perdita, pesante, per l'invasione russa in Ucraina, è tuttavia fuori dalla top ten dei peggiori tonfi. Le maggiori cadute registrate dalla Borsa di Milano sono del 3 marzo 2020 con l'esplodere del Covid, quando il Ftse Mib era crollato del 16,9%, e del 24 giugno 2016 con l'esito del referendum sulla Brexit (-12,4%).
Chiusura in profondo rosso per le Borse europee dopo l'attacco della Russia all'Ucraina, seppur allontanadosi sul finale dai minimi di giornata grazie al recupero di Wall Street. Bilancio pesante per Francoforte (-3,98%), Parigi (-3,83%) e Londra (-3,86%).
Il conflitto in Ucraina potrebbe ritardare l'uscita dallo stimolo monetario della Bce. Lo ha detto Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Bce, in quella che appare come un'inversione di rotta rispetto alle intenzioni di normalizzare la politica monetaria.
Forte corrente di acquisti sul gas naturale nei mercati telematici europei: il prezzo comincia a guardare la fine della giornata in crescita del 56% a 139 euro al MWh, ai massimi della seduta, anche se resta lontano dal picco di 166 euro della chiusura del 21 dicembre scorso. Molto meno forte la corsa del petrolio, che sale comunque oltre il 6% a New York a 97 dollari al barile, mentre il brent europeo resta oltre quota 100.
Wall Street apre in forte calo. Il Dow Jones perde il 2,47% a 32.289,52 punti, il Nasdaq cede il 3,38% a 12.609,44 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,59% a 4.115,63 punti.
"Stamattina abbiamo sentito i bombardamenti alla periferia di Zhytomyr, a circa 40 km da qui, dove c'è la base aerea di Ozerne. I bambini sono rimasti a casa, a scuola ora siamo solo in 6 tra docenti e personale. Siamo nel rifugio e cerchiamo di capire cosa fare". Lo dice all'Ansa Nataliya Nagalevska, insegnante della scuola italo-ucraina 'Vsesvit' di Zhytomyr, a 150 km a ovest di Kiev. "La nostra provincia confina con la Bielorussia, girano voci che qualche carro armato sia entrato da lì", aggiunge.
La leadership russa si aspettava una reazione "emotiva" dei mercati a seguito dell'attacco lanciato questa mattina in Ucraina ma al tempo stesso prevede che la situazione si stabilizzi nel prossimo futuro. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Questa è una reazione emotiva inevitabile, ma allo stesso tempo senza dubbio si uniformerà e assumerà già un carattere più stabile e tranquillo nel prossimo futuro", ha precisato.
Si terrà nel pomeriggio al ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili il tavolo autotrasporto convocato per affrontare l'emergenza costi carburante. Lo annuncia il viceministro Teresa Bellanova. "Il confronto sull'emergenza autotrasporto e sulle regole è permanente. Il nostro obiettivo - afferma in una nota - è arrivare a soluzioni soddisfacenti per tutte le parti. Siamo al lavoro per dare risposte concrete e immediate". Bellanova spiega che il governo è al lavoro "perché nel Decreto energia vi siano norme utili per il settore".
Tutti i listini europei trattano in forte calo. Tra gli indici peggiori di giornata ci sono l'Atx di Vienna, che cede il 6,42%. Fa peggio il Wig 20 di Varsavia, che arretra del 10,18%.
La Banca d'Italia, assieme alla Bce, "sta strettamente monitorando le implicazioni della situazione in Ucraina" e "attuerà le sanzioni decise dalla Ue e dai governi europei". E' quanto fanno sapere fonti di Via Nazionale che ricordano come le banche dell'Eurosistema condurranno "una valutazione complessiva delle previsioni economiche alla riunione di marzo, che terrà conto anche dei recenti sviluppi geopolitici".
La Borsa di Milano cade ancora piu' giu'. Il Ftse Mib perde il 5% a 24.677 punti. Unicredit lascia sul terreno l'11%, Intesa l'8,41%, Pirelli il 9,16% mentre Buzzi e' in asta con un teorico -9,2%
Dopo il Brent anche il Wti, il petrolio americano, supera quota 100 dollari al barile (+8,6%), in scia alle tensioni scatenate dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Anche in questo caso il greggio tratta sui livelli più alti dal 2014.
La Borsa di Milano non arresta la sua caduta e arriva a cedere il 4%, con il Ftse che scende sotto i 25mila punti (24.957 punti). Sotto pressione soprattutto i titoli più esposti verso la Russia come Unicredit (-8,6%), Pirelli (-8,21%), Buzzi (-7,45%) e Intesa Sanpaolo -7,08%).
Le quotazioni dell'oro raggiungono i 1.944,60 dollari l'oncia, avvicinandosi al massimo registrato a novembre 2020, quando il metallo aveva prezzato 1.951 dollari.
La Banca centrale ucraina ha adottato una serie di misure di emergenza per far fronte all'attacco della Russia. Tra queste figurano la sospensione del mercato dei cambi, il divieto di trasferimento di denaro all'estero e limiti giornalieri ai prelievi di contanti. Lo annuncia una nota del governatore Kyrylo Shevchenko, postata sul sito della Banca centrale ucraina.
La Borsa di Mosca torna a scambiare dopo due sospensioni decise per frenare la volatilità e le vendite sotto cui si sta inabissando il listino russo. I tentativi sono serviti a poco: in scia all'invasione dell'Ucraina decisa dal presidente russo Vladimir Putin l'indice Moex perde il 45%, bruciando quasi la metà del suo valore.
Il segretario generale del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato su istruzione del ministro Luigi Di Maio l'Ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov. L'Ambasciatore Sequi - fa sapere la Farnesina - ha espresso al diplomatico russo la ferma condanna del governo italiano per la gravissima, ingiustificata e non provocata aggressione di Mosca ai danni dell'Ucraina, che costituisce una chiara e netta violazione del diritto internazionale.
Il prezzo del petrolio sale ancora dopo l'attacco russo in Ucraina. A Londra il Brent ha superato i 103 dollari al barile con una fiammata di quasi il 7%. E' la prima volta dal 2014 che vengono superati 1 100 dollari al barile. Il Wti americano sale invece a 98 dollari al barile, con un rialzo del 6%.
Il differenziale tra i rendimenti die Btp e dei Bund a 10 anni e' balzato a 175 punti base in apertura dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Il decennale italiano rende l'1,90%, quello tedesco lo 0,15%.
La Borsa di Mosca crolla di quasi il 30% dopo l'attacco della Russia all'Ucraina. Il listino moscovita, che era stato sospeso a ridosso dell'annuncio, ha ampliato le perdite registrate all'avvio e vede l'indice Moex registrare un calo record del 28,8%. La Banca centrale russa intanto sta effettuando "interventi sul mercato dei cambi per stabilizzare la situazione" dopo il crollo del rublo. Lo annuncia l'Istituto in una nota.
Impennata del prezzo del gas europeo in scia all'avvio dell'operazione militare russa in Ucraina. L'escalation di tensioni alimenta le preoccupazioni circa le forniture di gas all'Europa. Il futures TTF di Amsterdam, riferimento per il mercato europeo del gas, è balzato in area 120 euro/MWh e adesso viaggia in area 133 (+27%). Ancora lontani i picchi toccati a dicembre (180 euro/MWh lo scorso 21 dicembre). Putin ha annunciato l'avvio di un'operazione militare in Ucraina, motivandola con la necessita' di proteggere il Donbass.
Crollano le Borse europee in avvio di contrattazioni dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. A Francoforte il Dax cede il 3,37% a 14.036 punti, a Parigi il Cac 40 arretra del 4,19% a 6.496 punti mentre a Londra il Ftse 100 perde il 2,7% a 7.294 punti.
La Borsa di Milano ha aperto in deciso calo sugli effetti dell'attacco russo all'Ucraina. Il primo Ftse Mib ha ceduto l'1,81% a 25.486 punti.