Ecco perchè

Lavoro, il 47% degli italiani è molto soddisfatto del proprio impiego

Il nostro Paese è agli ultimi posti della classifica stilata dall'indagine European Social Survey, che confronta 30 nazioni europee. In testa il Nord Europa, con oltre il 71% della soddisfazione lavorativa

22 Set 2023 - 14:32
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Solo il 47% degli italiani è molto soddisfatto del proprio lavoro. Tale dato posiziona gli occupati del nostro Paese agli ultimi posti nella classifica stilata dalla European social survey, l'indagine che mette a confronto trenta nazioni europee presentata dall'Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche). Il numero è pari al 7% in meno della media europea e soprattutto è distante anni luce dal 71% e oltre di nazioni del Nord Europa, come la Finlandia, l'Islanda, l'Olanda, la Norvegia e il Belgio. 

I risultati

 Dal rapporto emerge che meno contenti di noi ci sono solo i lavoratori in Grecia, Serbia, Polonia, Repubblica Ceca e Spagna. Il livello di soddisfazione per il proprio impiego si riduce ulteriormente se i livelli di istruzione non sono elevati, i contratti di lavoro sono temporanei e se non si ha una cittadinanza italiana. 

Da cosa dipende la soddisfazione lavorativa?

"Come per la maggior parte dei Paesi presi in esame, anche in Italia la soddisfazione lavorativa dipende ormai in modo significativo dalla flessibilità oraria e dalla possibilità di scelta del luogo della prestazione lavorativa. Due dati dell'indagine lo dicono chiaramente: la quota di occupati altamente soddisfatti sale dal 47% al 68% nel caso in cui si possa beneficiare di orari modificabili. Lo stesso vale per tutti i Paesi analizzati, la cui media passa dal 54% al 69%. Al contrario, la quota di altamente soddisfatti scende al 44,6% nel caso in cui non ci sia la possibilità di scegliere il luogo dove svolgere il proprio lavoro", ha affermato Sebastiano Fadda, presidente dell'Inapp. 

Poca possibilità di scelta di orari e luoghi lavorativi

 In Italia la quota di occupati che possono avvalersi di autonomia in termini di scelta di orari e luoghi lavorativi risulta ancora molto limitata: solo il 15,7% dei lavoratori può scegliere inizio e fine del proprio orario di lavoro e solo il 30,8% può scegliere il luogo di lavoro. Dal rapporto emerge che sotto questo punto di vista il nostro Paese, insieme a Bulgaria, Macedonia, Ungheria, Croazia, Grecia, ma anche Portogallo, Spagna e Francia, ovvero Paesi dell'Europa dell'Est e mediterranei, è tra le nazioni nei quali vi è maggiore rigidità. All'estremo opposto troviamo invece Paesi del Nord Europa e dell'Europa continentale.

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