In calo soprattutto autonomi e donne, si perdono 79 mila posti. In fumo la "miniripresa" registrata tra luglio e novembre: in un anno 482 mila inattivi in più. Disoccupazione giovanile al 29,7%
Disoccupazione, sud Italia fanalino di coda Ue
Mercato del lavoro in sofferenza a dicembre. Dopo quattro mesi di progressivo calo, torna a crescere la disoccupazione con il tasso che si colloca al 9% e al 29,7% tra i giovani. Tornano, poi, a calare gli occupati, -444mila unità su base annua, e si registra un incremento degli inattivi. E' questa la fotografia che arriva dalla stima preliminare su occupati e disoccupati diffusa dall'Istat.
Colpite le donne più degli uomini: a novembre per le prime cala il tasso di occupazione (-0,5 punti) e cresce quello di inattività (+0,4 punti), per i secondi la stabilità dell’occupazione si associa al calo dell’inattività (-0,1 punti). A crollare è in particolar modo il settore degli autonomi: nel solo mese di dicembre si perdono 79 mila posti di lavoro rispetto a novembre. In generale, c'è un forte aumento dell'inattività che caratterizza tutte le classi d'età, con l'unica eccezione degli ultracinquantenni. Il livello di occupazione è inferiore a quello di febbraio 2020 di oltre 420 mila unità, in pratica si è azzerata quella miniripresa registrata tra luglio e novembre.
I disoccupati complessivi sono 2.257.000 con un aumento di 34.000 unità su novembre e un calo di 222,000 su dicembre 2019. Il dato risente del largo utilizzo della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti oltre che dall'uscita dal mercato del lavoro delle persone che non hanno fiducia nella possibilità di trovare un lavoro. Gli inattivi sono 13.759.000 e crescono di 42.000 unitaà su novembre di 482.000 unità su dicembre 2019.