Sono oltre 1,3 milioni le aziende rosa, perlopiù nel commercio, quindi nel settore agricolo e nella ristorazione
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Quasi un'impresa italiana su quattro è condotta da donne e oltre 1,3 milioni di aziende rosa stanno rivoluzionando in senso innovativo l'economia e il mondo del lavoro. È quanto emerge da un'analisi della Coldiretti. La maggioranza delle imprese femminili, circa 340mila stima l'associazione, opera nel commercio. Al secondo posto troviamo quelle del settore agricolo, circa 203mila, e al terzo quelle che forniscono i servizi di alloggio e ristorazione che sono 134mila.
Secondo la Coliretti, la situazione delle donne nel mondo del lavoro si sta evolvendo positivamente, anche se persiste ancora un pesante gender gap come conferma l'ultimo censimento Istat, dal quale emerge che la percentuale di aziende agricole al femminile è salita solo al 31,5%, anche se la cifra è in costante crescita.
L'analisi della Coldiretti rileva che le donne hanno un rinnovato fascino per il settore dell'agricoltura perché sono convinte che quest'ultimo sia diventato capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche per le loro.
l maggior numero di imprese agricole femminili in assoluto lo troviamo in Sicilia con più di 25mila imprese di donne ma sul podio salgono anche Puglia e Campania, che vantano rispettivamente più di 23mila e più di 21mila aziende rosa.
La presenza femminile in campagna sta rivoluzionando il lavoro nei campi perché le donne sono capaci di spaziare da un'attività all'altra: dall'allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all'agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Oltre il 50% di donne svolge più di una di queste mansioni di produzione primaria.
Molte donne si dedicano anche alle attività sociali: dalla fattoria didattica agli agriasilo, ma anche importanti iniziative per l'inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, spesso vittime di violenze.
Le imprenditrici agricole sono giovani e con un'alta professionalità, tanto che una su quattro è laureata, continua Coldiretti, peraltro sempre più spesso non in indirizzo agrario. Molte donne scelgono, infatti, l'agricoltura dopo percorsi di studio o esperienze in settori molto diversi, anche per cambiare vita.
Le donne creano legami forti con il territorio e sono un vero e proprio presidio per la sopravvivenza e la valorizzazione delle aree rurali. "La presenza femminile alla guida delle imprese è più alta in agricoltura rispetto agli altri settori con una spinta all'innovazione che non ha eguali con nuove attività che nelle aree rurali colmano spesso la carenza di servizi alla comunità", ha affermato il presidente Ettore Prandini.
"In un settore spesso considerato prerogativa maschile, è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile sono le più innovative e resilienti, capaci di scommettere su difficili sfide imprenditoriali per poi, non solo vincerle, ma dimostrare soprattutto di possedere grandi capacita' gestionali", afferma Mariafrancesca Serra della Coldiretti.