"UN QUADRO SCONFORTANTE"

Lavoro, Confcommercio: 2,5 milioni di giovani occupati in meno tra il 2000 e il 2019

Nello stesso periodo è aumentata la quota di giovani che non lavora e non cerca un'occupazione (dal 40% al 50%). In 10 anni sono anche sparite 156mila imprese giovanili

03 Ago 2021 - 21:34

Le nuove generazioni sono sempre più marginalizzate e hanno difficoltà occupazionali sempre maggiori. Secondo i dati di Confcommercio, infatti, tra il 2000 e il 2019 i giovani tra i 15 e i 34 anni occupati sono diminuiti di 2 milioni e mezzo. Nello stesso periodo è aumentata la quota di giovani che non lavora e non cerca un'occupazione (dal 40% al 50%). In 10 anni, inoltre, sono sparite 156mila imprese giovanili.

Il confronto con altri Paesi - Tra il 2004 e il 2019 inoltre si riducono di oltre un quarto i giovani lavoratori dipendenti (-26,6%) e risultano più che dimezzati gli indipendenti (-51,4%); sono poi -156mila le imprese giovanili e 345mila giovani espatriati negli ultimi 10 anni. Si tratta di "un quadro sconfortante" secondo il rapporto di Confcommercio che fa un'analisi comparativa con altri Paesi. Negli ultimi vent'anni in Germania i giovani occupati sono diminuiti dieci volte di meno (-235mila contro 2,5 mln); i NEET nel nostro Paese (i giovani che non studiano, non lavorano e non si formano) fanno segnare un "record" europeo arrivando, prima della pandemia, a 2 milioni, pari al 22% dell'intera popolazione di quella fascia d'età (in Spagna sono il 15%, in Germania il 7,6%).

Rischio indebolimento per il Paese - Secondo Confcommercio, "è evidente che la questione demografica e quella giovanile rischiano di indebolire ulteriormente il Paese, anche considerando che nel solo 2019, in Italia, circa 245mila ricerche di lavoro da parte delle imprese sono rimaste senza esito per mancanza di profili professionali adeguati. A un quadro così problematico una risposta efficace potrà venire dall'attuazione di quanto è previsto nel PNRR, che ha come priorità trasversali le donne, i giovani ed il Sud, ma per rilanciare l'imprenditoria giovanile e, in generale, l'occupazione delle giovani generazioni sicuramente occorrono meno tasse e burocrazia e politiche più orientate a ridurre i gap di contesto: microcriminalità, logistica, formazione del capitale umano". 

Imprese spariti ed emigrati all'estero - Che l'Italia non sia un Paese per giovani lo dimostra anche un altro dato: negli ultimi 10 anni sono sparite 156.000 imprese giovanili e 345.000 giovani sono emigrati all'estero. 

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