Calano gli inattivi e aumentano le posizioni lavorative e le ore lavorate per dipendente
Gli ultimi dati Istat sul mercato del lavoro confermano un trend positivo, con l'occupazione in aumento sia nel quarto trimestre del 2016 sia nell'intero arco dell'anno. Ma soprattutto è la partecipazione a far segnare un miglioramento: sicuramente una buona notizia per la nostra economia.
Una buona notizia molto più se si considera la riduzione degli scoraggiati, vale a dire coloro che non sono in cerca di un impiego perché ritengono di non riuscire a trovarlo. La diminuzione è di 90 mila unità in un anno, -4,8% dal quarto trimestre 2015 allo stesso periodo del 2016 (-2% tra gli uomini e -6,5% tra le donne). In questo modo l’incidenza degli scoraggiati sul totale degli inattivi di 15-64 anni scende al 13,2% (-0,2 punti in un anno).
I dati al rialzo, però, non riguardano solo l'offerta di lavoro. Andamenti positivi, infatti, si rilevano anche dal lato della domanda, cioè delle imprese. A cominciare dal tasso di posti vacanti, un indicatore utile per “misurare” la fase congiunturale e le prospettive di occupabilità. Nelle imprese con almeno 10 dipendenti, il tasso di posti vacanti nell'ultima parte dell'anno è aumentato di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, sia nel complesso delle attività sia nei servizi, mentre è rimasto stabile nell'industria (stesso ritmo rispetto al quarto trimestre 2015).
Per quanto riguarda i settori di attività economica, nel periodo considerato le posizioni lavorative dipendenti – al netto degli effetti stagionali – registrano una variazione nulla nell’industria e una crescita dello 0,9% nei servizi privati. Sul quarto trimestre 2015 aumentano dello 0,2% nell’industria e del 4% nei servizi. Le posizioni lavorative in somministrazione, invece, registrano una crescita del 4,2% rispetto al trimestre precedente al netto della stagionalità e del 13% rispetto al quarto trimestre 2015.
Rialzi anche sul fronte delle ore lavorate. Nelle imprese con almeno 10 dipendenti, il monte ore lavorate aumenta su base congiunturale dello 0,6% nell’industria e dell’1,2% nei servizi (dati destagionalizzati) e in termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, cresce del 2,5% nell’industria e del 5,4% nei servizi.
Le ore lavorate per dipendente aumentano dello 0,5% nell’industria mentre diminuiscono dello 0,1% nei servizi rispetto al trimestre precedente (dati destagionalizzati). Nel confronto con il quarto trimestre 2015 (considerati gli effetti di calendario) crescono dell’1,1% nell’industria e dello 0,8% nei servizi.