La nota trimestrale di Istat, Inps, Inail e MLPS

Aumentano gli occupati dipendenti, fermi gli autonomi

Migliora la partecipazione al mercato del lavoro a fine 2016: gli inattivi scendono del 3,3%

30 Mar 2017 - 13:45

Dalla consueta nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione – realizzata e diffusa da Istat, Ministero del Lavoro, Inps e Inail – emerge come nel quarto trimestre del 2016 sia proseguita la tendenza all’aumento dell’occupazione, con dinamiche positive sia livello congiunturale (quindi rispetto al trimestre precedente) che tendenziale (rispetto allo stesso periodo dell’anno prima).

Rispetto al quarto trimestre dell'anno precedente il numero degli occupati è infatti aumentato dell’1,1% (+252 mila in termini assoluti), mentre rispetto al terzo trimestre del 2016 la crescita si limita ad un più timido +0,1%, aumentando quindi di 28 mila unità.

L’aumento tendenziale, si legge nella nota è legato quasi esclusivamente agli occupati dipendenti che, crescendo in termini assoluti di 254 mila unità, bilanciano positivamente il calo di duemila unità registrato dagli indipendenti. In valori percentuali i lavoratori dipendenti riportano infatti una crescita annua dell’1,5% a fronte della variazione nulla che ha interessato gli autonomi.

Osservando la tabella relativa domanda di lavoro nei diversi settori, si nota come nell’industria in senso stretto si sia registrata una variazione tendenziale positiva di 0,8%, a cui si aggiunge il +4% rilevato invece per il settore dei servizi. Riporta invece un -2,1% il settore, ancora in difficoltà, delle costruzioni.

Dai dati emerge poi un miglioramento della partecipazione al mercato del lavoro. Secondo le rilevazioni, infatti, il numero degli inattivi di età compresa tra i 15 ed i 64 anni, è diminuito di 455 mila unità tra l’ultimo trimestre del 2015 e lo stesso periodo del 2016, registrando un 3,3%. Di conseguenza ha riportato un aumento il numero dei disoccupati, cresciuti di 108mila unità (+3,5%). Il confronto congiunturale mostra un -0,9% per gli inattivi (120mila unità) ed un +2,5% per i disoccupati.

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