Il mercato del lavoro
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L'Istat registra livelli lontani rispetto alla crisi, con punte fino al 43%, ma comunque superiori al periodo pre-crisi
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Il tasso di disoccupazione a gennaio è rimasto stabile al 10,5 per cento, lo stesso livello di dicembre. Lo comunica l'Istat, sottolineando che tra i giovani il tasso sale invece di 0,3 punti percentuali rispetto a dicembre, al 33%. Si tratta di livelli lontani rispetto alla crisi, con punte fino al 43%, ma comunque superiori al periodo pre-crisi. L'aumento dell'occupazione (+21mila unità), a gennaio 2019, riguarda esclusivamente gli uomini.
L'andamento degli occupati è determinato da un aumento consistente dei dipendenti stabili (+56mila), mentre si osserva un calo dei dipendenti a termine (-16mila) e degli autonomi( -19mila). Nel periodo da novembre 2018 a gennaio 2019 l'occupazione registra un lieve calo rispetto ai tre mesi precedenti (-0,1%, pari a -19mila unità). La flessione riguarda gli uomini e le persone tra i 15 e i 49 anni.
Nel periodo diminuiscono i dipendenti a termine e gli indipendenti, mentre si registra un segnale positivo per i dipendenti permanenti. Su base annua, al netto della componente demografica, la variazione è positiva per tutte le classi di età tranne i 15-34enni. Crescono soprattutto i dipendenti a termine (+126mila) ma si registrano segnali positivi anche per i dipendenti permanenti (+29mila) e gli indipendenti (+6mila).
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