Nonostante si sia ridotto il tempo medio di stop per i lavoratori con contratto scaduto, l'attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è più che raddoppiata: 13,9 contro 6,6 mesi
Sono quasi dieci milioni i lavoratori dipendenti che da fine marzo aspettano il rinnovo del proprio contratto. E' quanto segnala l'Istat, spiegando che i contratti in attesa di rinnovo sono 51 e interessano circa 9,9 milioni di dipendenti, l'80,4% del totale, con un monte retributivo pari al 79,9%. Entrambe le quote, sottolinea l'istituto di statistica "sono decisamente più elevate di quelle osservate a dicembre e a marzo 2019".
Alla fine di marzo 2020 i contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica (22 contratti) riguardano il 19,6% dei dipendenti (circa 2,4 milioni) e un monte retributivo pari al 20,1% del totale.
Accordi recepiti e accordi scaduti Nel corso del primo trimestre 2020 sono stati recepiti tre accordi - società e consorzi autostradali, servizi a terra negli aeroporti e imprese creditizie - e ne sono scaduti dieci: impiegati agricoli, calzature, carta e cartotecnica, vetro, ceramica, metalmeccanica, commercio, mobilità, assicurazioni e servizi socio assistenziali.
Lavoratori con contratto scaduto Nonostante si sia ridotto il tempo medio di attesa di rinnovo per i lavoratori con contratto scaduto, l'attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è più che raddoppiata: 13,9 contro 6,6 mesi.
La retribuzione oraria media, rispetto al primo trimestre del 2019, è cresciuta dello 0,6%. L'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è aumentato dello 0,1% rispetto a febbraio 2020 e dello 0,7% nei confronti di marzo 2019. In particolare, l'aumento tendenziale è stato dello 0,8% per i dipendenti dell'industria e dello 0,7% sia per quelli dei servizi privati sia per quelli della pubblica amministrazione.