L'Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro ha elaborato tre proposte per colmare il gap tra domanda e offerta in Italia. Ecco quali sono
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L'Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro (Assosomm), a seguito di una ricerca commissionata al Censis, ha elaborato tre proposte per coinvolgere le agenzie interinali, in modo da iniziare a colmare il grande gap tra domanda e offerta del lavoro in Italia. Ecco nel dettaglio queste proposte.
Secondo l’Assomm, la GIL (Garanzia per l’inclusione) che sostituirà il Reddito di cittadinanza (RdC) dal 1 gennaio 2024, dovrebbe sostenere di più le categorie non occupabili, cioè gli anziani soli, le persone con familiari a carico e i genitori con figli minori. Queste componenti della popolazione sono invece penalizzate nella percezione del RdC. Infatti, da un'analisi del Censis risulta che a fine 2022, per esempio, solo il 9% di over 67 percepiva il Reddito. L'importo di quest'ultimo era anche sbilanciato tra queste categorie: in media una persona in età da lavoro riceveva come RdC 453 euro al mese, mentre chi aveva un figlio a carico percepiva mediamente solo 683 euro.
L’Assomm ritiene che le agenzie per il lavoro dovranno formare e selezionare i lavoratori sia in Italia che estero, contribuendo alla formazione professionale che dovrà attuare il GIL e che invece non è previsto dal RdC. Però, la formazione professionale è già prevista dal 70% delle imprese, dato in crescita del 8% rispetto a 5 anni fa, così come la formazione sul lavoro, la cosiddetta formazione on the job, che è cresciuta del 10% nel 2022. Anche nelle agenzie del lavoro, più di 355mila hanno avuto accesso gratuitamente a uno di quasi 60mila percorsi professionalizzanti. Sono in calo invece i corsi professionali in “aula”. La formazione professionale ha anche un effetto benefico a livello psicologico, come sottolinea Giulio De Rita, ricercatore Censis: "La formazione professionale (e sempre più quella sul posto di lavoro) ha anche un valore psicologico – commenta a caldo Giulio De Rita (ricercatore Censis) – è in grado, cioè, di rimettere in gioco il lavoratore che altrimenti si sente ai margini del mondo del lavoro. Lo si capisce osservando il dato di placement di medio periodo: mediamente, infatti, dopo 1 anno circa il 25% di coloro che hanno fatto il corso di formazione si trova ancora presso la stessa azienda; percentuale che sale al 35% per coloro che sono passati per un’ Agenzia per il Lavoro."
L' Assosomm è pronta a formare eventuale persone già in Italia che stanno aspettando la regolarizzazione, in attesa che sia attiva la GIL. L'Assosomm è anche pronta ad assumere circa 80.000 migranti in 3 anni che sono pari a ciò che esigono i propri clienti.