Lavoro

Micro imprese traino per l'occupazione

Secondo l'Osservatorio mercato del lavoro Cna la crescita nel primo semestre 2016 è stata del 2,5%

04 Ago 2016 - 14:57

Le stime di Unimpresa, relative al primo semestre 2016, fanno emergere più di qualche segnale di ripresa per le imprese italiane, ma l'ottimismo non è per tutti. Come per gli artigiani, ad esempio, il cui numero è diminuito in maniera costante negli anni della crisi.

A confermare di recente il trend è stata la Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa) che osserva come per l'ottavo anno consecutivo il numero di imprese artigiane, pari a 1.349.597, abbiano registrato una perdita di circa 19 mila unità rispetto alla fine di giugno 2015.

Dunque, è l'osservazione, nel 2016 si evidenzia ancora la disaffezione per la forma di impresa artigiana che già era emersa negli anni della crisi. Negli anni precedenti al 2008 le iscrizioni nel secondo trimestre avevano sempre superato abbondantemente le 30 mila unità, ma a partire da quel momento si è invece assistito ad una progressiva riduzione, fino al minimo storico raggiunto quest'anno (22.677 iscrizioni).

In compenso, però, artigiani, micro e piccole imprese sembrano mantenere un ruolo trainante all'interno del mercato del lavoro. Sempre nel primo semestre 2016, infatti, hanno registrato una crescita dell'occupazione del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Dall'indagine dell'Osservatorio mercato del lavoro Cna emerge che il risultato è stato reso possibile dalla stabilità delle imprese di piccole dimensioni, nonostante la riduzione della decontribuzione che lo scorso anno aveva facilitato le nuove assunzioni. Nei primi sei mesi del 2016, insomma, il turn over della forza lavoro delle micro e piccole imprese è diminuito sul 2015.

Perciò al calo delle assunzioni a tempo indeterminato, realizzate l'anno prima grazie agli incentivi, corrisponde una diminuzione delle cessazioni, anche per via di una migliore fase economica. Nel primo caso il calo nel primo semestre è stato del 9,3% rispetto allo stesso periodo 2015, nel secondo del 13,7%.

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