È un quadro a tinte fosche quello disegnato dall’Istat per il mercato del lavoro: crescono gli occupati ma anche il numero di chi il lavoro non lo cerca
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A novembre l'andamento del numero degli occupati ha invertito la tendenza rispetto a settembre e ottobre riportando nuovamente una crescita. In particolare l'Istat indica un +0,2% mensile e un +1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Aumentano però gli inattivi tra i più giovani.
Per quanto riguarda invece il tasso di occupazione e di disoccupazione il confronto congiunturale mostra un calo relativo alle persone in cerca di lavoro - pari allo 0,2% -, ma anche una variazione nulla per quello di occupazione, con un conseguente aumento, dello 0,2%, di quello di inattività. Ciò sta ad indicare che, rispetto ad ottobre, il calo della quota di persone in cerca di lavoro sul totale della forza lavoro non è ascrivibile ad un aumento di chi un lavoro ce l'ha, ma ad una crescita di chi il lavoro non lo cerca nemmeno (tra cui rientrano, anche, i cosiddetti scoraggiati).
Migliore appare invece la dinamica che emerge dal confronto tendenziale: a novembre 2015, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, si è registrato un +1,2% per il tasso di occupazione un -1,4% per quello di disoccupazione e un -0,1% per quello d'inattività.
Vediamo però l'andamento per le diverse classi di età (15-24, 25-34, 35-49 e 50-64), per le quali le tabelle dell'Istat mostrano dinamiche con differenze sostanziali.
Il contributo negativo maggiore al tasso di disoccupazione generale arriva soprattutto dal dato relativo alla classe di età più giovane, con il 38,1% (-1,2% rispetto a ottobre e -4,9% rispetto al novembre dello scorso anno), al quale segue la classe dei 25-34enni con un tasso di disoccupazione pari al 17,1% (-0,8% congiunturale e -0,2% rispetto al 2014). A bilanciare il dato sono invece le fasce dei 35-49enni e dei 50-64 anni con un tasso di disoccupazione, rispettivamente dell'8,7% (in calo dello 0,5% rispetto al mese precedente e dell'1,9% rispetto al 2014) e del 6,6% (+0,3% su ottobre e -0,4% su novembre 2014).
Per quanto riguarda invece il tasso di occupazione, il dato più elevato si registra tra i 35-49enni, 72,2% (+0,4% rispetto ad ottobre e +1,1% rispetto a novembre 2014), ai quali segue la fascia dei 25-34enni, 59,4% (in calo dello 0,8% rispetto a ottobre e dello 0,2% rispetto allo scorso anno). Più basse le quote relative ai 50-64enni, 56,5% (+0,3% congiunturale e +1,2% tendenziale) e ai 15-24enni 16%(+0,2% e +0,6%).
Il tasso di inattività appare particolarmente elevato tra i 15-24enni, 74,2% (in aumento dello 0,2% rispetto a ottobre e dell'1,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno), e tra i 50-64enni, 39,5% (in calo dello 0,5% rispetto al mese precedente e dell'1,1% rispetto ad un anno fa). Per la fascia 25-34 si attesta invece al 28,4% (+0,9% su ottobre e +2,2% sul novembre 2014) e al 20,9% per i 35-49enni (-0,1% rispetto al mese precedente e +0,5% rispetto al 2014).