DATI NEGATIVI

Lavoro, tre Regioni italiane tra le peggiori quattro in tutta l'Ue

I dati di Eurostat relativi al 2024 evidenziano una situazione allarmante. Peggio di Calabria, Campania e Sicilia c'è soltanto la Guyana francese

19 Apr 2025 - 11:48
 © ansa

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L'occupazione in Italia è aumentata, ma il Sud arranca ancora con tre Regioni che restano tra le peggiori quattro in tutta l'Unione europea. Secondo i dati di Eurostat relativi al 2024, dopo la Guyana (regione d'Oltremare francese, ndr) le aree con il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni più basso sono la Calabria con il 44,8%, in aumento di 0,2 punti sul 2023, la Campania con il 45,4% (+1%) e la Sicilia con un tasso di occupazione del 46,8% (+1,9%). Nell'Ue in media il tasso di occupazione è al 70,8%, mentre in Italia nel complesso è al 62,2%.

Sud Italia fanalino di coda europeo

 Se si escludono le regioni d'Oltremare - cioè Guyana e Reunion per la Francia (per la Mayotte non ci sono i dati) e Melilla e Ceuta per la Spagna - e si guarda solo a quelle sul territorio europeo, le regioni del Sud Italia sono le peggiori in assoluto per tasso di occupazione. E occupano infatti gli ultimi quattro gradini della classifica, con l'aggiunta della Puglia che segna un tasso del 51,2% (+1,5% rispetto al 2023).

I dati sulle Regioni del Mezzogiorno

 Rispetto alle regioni amministrative con il tasso di occupazione più alto, come la Zelanda nei Paesi Bassi (84,5%), la distanza supera i 30 punti e sfiora i 40 per la Campania. I dati evidenziano anche un apparente paradosso. La crescita del lavoro nel Sud è superiore a quella media dell'Ue (+0,4 punti), ma il divario è ancora troppo ampio soprattutto a causa della bassa occupazione femminile.

La Campania ha il tasso di occupazione femminile più basso

 La Campania con il 32,3%, e quindi meno di una donna tra i 15 e i 64 anni al lavoro, è la Regione europea con il tasso di occupazione femminile più basso. Seguita dalla Calabria con il 33,1% e la Sicilia con il 34,9%. Il tasso è aumentato in Campania e in Sicilia più velocemente della media Ue, che ha segnato una crescita di 0,5 punti dal 65,7% al 66,2%, ma la distanza con il resto d'Europa appare ancora siderale con oltre 30 punti in meno.

Il lavoro femminile in Italia e il confronto con l'Ue

 Nel complesso in Italia per le donne il tasso di occupazione è al 53,3% a fronte del 66,2% medio nell'Ue. Mentre però nelle Regioni del Nord il tasso si avvicina alla media Ue, e nel caso della provincia autonoma di Bolzano con il 68,6% addirittura la si supera, al Sud l'obiettivo è lontano. Se nel complesso in Italia per uomini e donne la distanza con l'Ue si è ridotta a 8,6 punti (70,8% il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni nell'Ue, 62,2% in Italia) dagli 8,9 del 2023 per gli uomini il divario è di appena 4,3 punti a fronte dei 12,9 che hanno le donne.

I dati sull'occupazione maschile

 Anche per gli uomini tuttavia le differenze territoriali sono evidenti. In alcune regioni della Germania la percentuale di uomini in età da lavoro occupati supera l'84%, mentre la Calabria con il 56,6% fa meglio solo di alcune regioni d'Oltremare come Reunion e Guadalupa.

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