RITRATTO A TINTE FOSCHE

Lavoro, Ue: in Italia record di Neet (quasi 20%) e cresce la povertà

E' tra i più alti d'Europa il dato dei giovani che, tra i 15 e i 24 anni, non hanno un lavoro né lo cercano. Cresce il numero di persone in condizioni di povertà estrema (11,9%)

17 Lug 2017 - 18:04
 © ansa

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E' un ritratto denso di ombre quello che emerge dall'indagine 2017 della Commissione Ue sul lavoro in Italia. I giovani tra i 15 e i 24 anni che non hanno un lavoro né lo cercano (i Neet) sono pari al 19,9% contro una media Ue dell'11,5%, la differenza tra uomini e donne attivi è al 20,1% e cresce, caso unico con Estonia e Romania, il numero di poveri (11,9%). Infine, il numero degli autonomi è tra i più alti d'Europa (più del 22,6%).

Il report mette in luce le difficoltà che i giovani incontrano nell'affacciarsi al mondo del lavoro, e tutte le conseguenze che questo comporta.

La disoccupazione fra i 15 e i 24 anni - In Italia, la disoccupazione nella fascia d'età tra i 15 e i 24 anni nel 2016 si è attestata al 37,8%, in calo rispetto al 40,3% del 2015. Resta comunque la terza in Europa dopo Grecia (47,3%) e Spagna (44,4%).

La diffusione dei contratti atipici - Chi riesce a trovare lavoro sottoscrive, in più del 15% dei casi, contratti atipici ed è "considerevolmente più a rischio precarietà". Inoltre, se ha meno di 30 anni, guadagna in media meno del 60% di un lavoratore ultrasessantenne. Ne consegue che i giovani italiani escono dal nido familiare e fanno figli fra i 31 e i 32 anni, più tardi rispetto a una decina di anni fa e molto dopo la media Ue, che si arresta intorno ai 26 anni.

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