Il nuovo piano prevede 94 miliardi di investimenti in 10 anni. L'ad Mazzoncini ha inoltre confermato il matrimonio con Anas
Investimenti per 94 miliardi e un fatturato destinato a raddoppiare in 10 anni. Questo è quanto prevede il nuovo Piano industriale di Ferrovie dello Stato Italiano 2016/2026, presentato a Roma dai vertici di Fs, alla presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. La presidente del gruppo Gioia Ghezzi ha parlato di rivoluzione: non solo treni, ma anche autobus; inoltre i dipendenti potrebbero aumentare dai 69 mila attuali a circa 100 mila. Annunciate, inoltre, le nozze con Anas.
Il matrimonio tra Fs e Anas s'ha da fare: la conferma arriva dall'ad delle Ferrovie, Renato Mazzoncini, durante la presentazione del nuovo Piano industriale. Per Mazzoncini è previsto che "sotto la holding Fs ci sia il conferimento di Anas: Anas e Rfi diventeranno sorelle". Fs prevede per Anas 15,5 miliardi di investimenti che, uniti a quelli per Rfi, portano a oltre 78 miliardi il totale, con la generazione di oltre 21mila nuovi posti di lavoro.
Linea alta velocità Napoli-Bari - Tra i progetti che coinvolgono il Sud, nel piano è prevista l'apertura dei cantieri della linea ad alta velocità Napoli-Bari: a dicembre sarà assegnato il primo lotto. I lavori per connettere le due città costeranno oltre 6 miliardi di euro.
Raddoppio ricavi in 10 anni - Il piano stima la crescita dei ricavi dai 9 miliardi previsti a fine 2016 fino ai 17,6 miliardi nel 2026 e un Ebidta - margine operativo prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti - che in 10 anni punta a crescere da 2,3 a 4,6 miliardi.
Occupazione - Nei prossimi 10 anni, secondo le previsioni del piano, i dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato aumenteranno fino ad arrivare a circa 100 mila. Questo sarebbe un buon risultato, considerando che ora sono circa 69 mila. L'aumento dei ricavi stimato porterebbe, infatti, a crescite, integrazioni e nuove acquisizioni che dovrebbero verificarsi soprattutto nel trasporto pubblico locale.
Ponte sullo stretto - "Il Ponte sullo Stretto oggi è un'infrastruttura che dal punto di vista costruttivo costa 3,9 miliardi", ha affermato Mazzoncini. L'ad delle Ferrovie ha spiegato che i costi delle linee per corridoi internazionali ammontano anche a 120 miliardi e che, quindi, "il problema non possono essere i 3 miliardi e nove del Ponte".
Merci - "Il trasporto merci è stato il pulcino nero del gruppo in questi anni, il suo rilancio è una delle parti più difficili e importanti del piano", ha dichiarato Mazzoncini, annunciando gli investimenti nel settore per 1,5 miliardi di euro.
Puntare sulla gomma - Non solo rotaie, ma anche gomma. Fs punta a portare la sua quota di mercato nel settore dal 6% del 2015 al 25 nel 2026. Busitalia, l'azienda di trasporto su strada del gruppo che sarà attiva anche sulla lunga distanza, prevede l'arrivo di 3 mila nuovi bus.
Quotazione in borsa - "I tempi della quotazione di Fs sono quelli tecnici per portare a termine la quotazione, quindi a un anno da oggi, nel 2017", ha affermato la presidente di Fs Gioia Ghezzi, presentando l'Ipo della società.
"Bene il lavoro sull'alta velocità, ma adesso più investimenti sui pendolari - ha scritto su Facebook il premier Matteo Renzi - Dobbiamo mettere più soldi per i 600 milioni di passeggeri pendolari e per le metropolitane. L'Italia intera ha meno chilometri di metropolitane della sola città di Madrid".