Aumentano le imprese al femminile. Il settore preferito è il terziario
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Le imprenditrici hanno retto meglio la crisi economica rispetto ai colleghi maschi. Secondo una ricerca di Confcommercio, negli ultimi 5 anni, a fronte di una riduzione del numero di imprenditori (-205mila unità) la componente femminile ha registrato una miglior tenuta (-47 mila unità contro -158 mila unità maschili). Le donne imprenditrici sono passate dal 29,8% al 30,1% del 2013. E il loro settore preferito è il terziario.
Nelle 281 mila nuove iscrizioni complessive negli ultimi 3 anni, il 76% delle neo-imprenditrici ha scelto il terziario e nei servizi ben l'82,3% delle nuove imprenditrici ha meno di 30 anni; commercio al dettaglio e ristorazione le attività più gettonate. Alloggio e ristorazione (140 mila imprese femminili, il 43% della base imprenditoriale) e servizi alla persona (113 mila imprese femminili, il 54,4% del totale) sono i settori in cui si consolida l'iniziativa delle donne imprenditrici che aumentano la loro presenza anche in settori tradizionalmente maschili come le attività immobiliari (+7,2%) e quelle finanziarie e assicurative (+4,3%).
Nei cinque anni di crisi dal 2009 al 2013 - osserva Confcommercio - il terziario femminile si conferma il settore più virtuoso: rimane praticamente invariata la quota di donne imprenditrici dal 2009 ad oggi (-0,3% contro il -10,7% dell'agricoltura e il -9,5% dell'industria) e cresce il suo peso sul totale dell'economia passando dal 66,6% al 69%.