Nel nostro Paese il 28% delle imprese non trova il personale adatto per le esigenze aziendali. Percentuale che sale al 38% a livello mondiale
© ansa
Stando ai dati contenuti nel Rapporto annuale redatto da ManPower Group, intitolato Talent Shortage 2015, nonostante l'elevato tasso di disoccupazione, quasi un azienda su tre trova difficoltà nel reperire il personale adatto alle proprie esigenze evidenziando, ancora una volta, che uno dei problemi che più interessano il nostro Paese, è la mancanza di un legame stretto tra il mondo della formazione e quello aziendale.
In particolare, a riscontrare questo tipo di difficoltà nel 2015 è il 28% del totale delle imprese nostrane e le figure professionali, per così dire, impossibili da trovare, sono al primo posto i macchinisti, al secondo gli addetti alla segreteria e gli assistenti di Direzione o di Amministrazione e al terzo i tecnici specializzati.
Scorrendo ancora la top ten delle professioni più ricercate troviamo al quarto posto gli addetti alle vendite, al quinto i professionisti nel settore della contabilità e della finanza, al sesto i professionisti IT, al settimo gli educatori e formatori e all'ottavo i Manager delle vendite. Chiudono la classifica medici e operatori sanitari, al nono posto, e il personale addetto alberghiero e gli addetti alla ristorazione.
Il dato del 2015 risulta in calo del 6% rispetto allo scorso anno (quando si attestava al 34%), ma in aumento rispetto al 2012 (quando si registrò un 14%) e al 2013 (17%). Osservando nel dettaglio la dinamica dal 2006 ad oggi si nota un calo tra il primo anno preso in considerazione (appunto il 2006 con il 32%) e il 2008 (18%), per poi assistere ad una risalita nel 2009 (26%) e il 2010 (31%) e di nuovo a un calo nel 2011 (al 29%) e nel 2012 (14%).
Diversa la dinamica a livello mondiale, dove si registrò un 40% di imprese con difficoltà nel trovare lavoratori con le giuste competenze nel 2006 e un 41% nel 2007. Nel 2008 si registrò un crollo al 31% che scese al 30% nel 2009, per poi risalire, anno dopo anno, fino a raggiungere il 36% nel 2014 e il 38% nel 2015.
I principali Paesi che presentano le percentuali più elevate di imprese con difficoltà a trovare i lavoratori giusti sono il Giappone, con l'83%; il Perù, con il 68%; Hong Kong, con il 65%; il Brasile, con il 61%; e la Romania, con il 61%.
Le percentuali più basse si registrano invece in Irlanda, con l'11%; nel Regno Unito, con il 14%; in Spagna, con il 14%; in Olanda, con il 14%; e in repubblica Ceca, con il 18%.
A livello mondiale la professione più ricercata è quella degli addetti specializzati nelle lavorazioni (ad esempio chef, pasticceri, macellai, meccanici e elettricisti). Al secondo posto troviamo invece gli addetti alle vendite, mentre al terzo gli ingegneri. Seguono al quarto i tecnici specializzati e al quinto gli autisti.