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Lo spread cala sotto i 200 punti baseLetta: "Merito di italiani e governo"

Il differenziale scende a quota 197: è la prima volta dal luglio del 2011. Il ministro dell'Economia, Saccomanni: "Più risorse per la crescita"

03 Gen 2014 - 20:26
 © ansa

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Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco cala sotto la soglia psicologica dei 200 punti base, scendendo a quota 197 per la prima volta dal 6 luglio 2011. Soddisfatto il premier, Enrico Letta: "E' una grande notizia, frutto di un grande lavoro e del sacrificio di tutti gli italiani". "I mercati apprezzano l'operato del governo - aggiunge il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni -. Ora avremo più risorse a disposizione per la crescita".

Letta: "Risorse per lavoro e imprese" - Il calo dello spread restituisce un po' di respiro alle casse dello Stato: "Fintanto che lo spread ballava oltre i 500 punti abbiamo pagato interessi in più - ha spiegato Letta intervenendo al Tg1 -. Ora invece abbiamo risorse disponibili per lavoro e imprese. Non è un dato astratto ma concreto: oggi ci sono le condizioni perché il Paese riparta".

Saccomanni: "Mercati apprezzano il governo" - L'esecutivo guarda dunque con maggiore serenità al futuro, come conferma il ministro dell'Economia: "Pur mantenendo la dovuta cautela suggerita dalla volatilità dei mercati, possiamo essere più fiduciosi perché le prime indicazioni sono favorevoli - aggiunge Saccomanni -. Le previsioni che avevamo descritto nella Nota di aggiornamento al Def si stanno attuando".

"Di particolare rilievo è il dato sui rendimenti, sotto il 4%. Questo si tradurrà in una minore spesa per interessi sul debito pubblico e maggiori risorse per investimenti e per alleggerire il carico fiscale. Il calo si rifletterà inoltre in migliori condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie", conclude il ministro.

Per il titolare del dicastero di via XX Settembre, il merito è dell'esecutivo: "Ho sempre sostenuto che livelli più elevati di spread fossero influenzati da fattori di carattere speculativo improntati all'incertezza politica. Il dato odierno indica che i mercati apprezzano l'operato del governo, il suo impegno per il mantenimento della stabilità dei conti e per l'avvio delle riforme, sia istituzionali che economiche", conclude Saccomanni.

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