Fraccaro ha anche chiarito le modalità della riforma costituzionale che verrà presentata dalla maggioranza giallo-verde e che prevede riduzione dei parlamentari e referendum propositivo
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"Serve una riflessione, perché la politica oggi è sottoposta al mercato. Per cambiare questa situazione ci vuole coraggio. Faremo una manovra effettivamente espansiva che travalichi alcuni limiti anacronistici senza mettere in crisi i conti pubblici". Lo dice il ministro Riccardo Fraccaro a Tgcom24, aggiungendo: "Non mi impicco sui numeri ma ci vuole coraggio per mettere i diritti dei cittadini prima delle logiche del mercato".
"Sono convinto che per uscire da anni di crisi serva una manovra anticiclica. I mercati apprezzano i governi che decidono di spendere per l'economia reale. Il problema ora è che non abbiamo una banca centrale che garantisce l'acquisto di titoli di Stato, e ci vuole una riflessione anche su questo punto altrimenti la politica sarà sempre sottomessa al mercato mentre dovrebbe gestire il mercato", ha aggiunto Fraccaro.
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha anche chiarito le modalità della riforma costituzionale che verrà presentata dalla maggioranza giallo-verde e che prevede riduzione dei parlamentari e referendum propositivo: "Il referendum di Renzi è come le sue leggi: alcune parti erano buone altre negative ma costringevano i cittadini a scegliere l'intero pacchetto. Noi abbiamo presentato riforme puntuali e precise e chiederemo di scegliere con un sì o un no su una singola proposta, non metteremo l'abolizione del Cnel insieme alla riduzione del numero dei senatori. Cittadini e istituzioni devono lavorare insieme, siamo il Paese in Europa con il più alto numero di parlamentari direttamente eletti, così ci uniformiamo allo standard europeo. Oggi ne abbiamo 945, l’obiettivo è tagliarene almeno 345", ha spiegato Fraccaro.
Fraccaro: "Ddl firmati da gruppo M5S e Lega" - Le proposte di riforma costituzionale "saranno firmate dai gruppi parlamentari di M5S e Lega, sarà una legge di iniziativa parlamentare e i tempi li deciderà il Parlamento che è sovrano soprattutto in materia costituzionale. Il mio dipartimento aiuterà ad approfondire i temi ma sovrano sarà il Parlamento", assicura Fraccaro.