Dopo la firma del presidente della Repubblica, il testo sarà inviato alle Camere
La legge di Bilancio, dopo giorni di attesa, è stata inviata dall'esecutivo al Quirinale nella sua versione completa di 104 articoli. Lo si apprende da fonti della maggioranza di governo. Ora la Manovra sarà esaminata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Dopo la firma del Capo dello Stato per la trasmissione alle Camere, sarà vagliata prima da Montecitorio e poi da Palazzo Madama.
Da voluntary bis 1,6 mld o tagli a spesa - Nel testo definitivo della Manovra, cambia la clausola di salvaguardia in caso non si centrasse l'obiettivo di 1,6 miliardi previsto come incasso della voluntary bis. Il testo del provvedimento inviato al Capo dello Stato prevede infatti che minori incassi vengano coperti con "riduzioni degli stanziamenti iscritti negli stati di previsione della spesa", previo ok del Consiglio dei ministri entro il 31 agosto 2017. Non si fa più riferimento ad aumenti di accise. Se dalla compensazione derivassero "pregiudizi" al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica andranno prese iniziative legislative ad hoc entro il 30 settembre.
Cala il canone Rai - Confermato invece nel testo definitivo della Manovra il nuovo calo del canone Rai che dai 100 euro del 2016 passerà a 90 euro nel 2017.
Bonus mamme e asilo - Confermato il bonus mamme (800 euro "esentasse") e il bonus di 1.000 euro per pagare le rette dell'asilo.
Confermato il pacchetto pensioni - Confermato anche l'intero pacchetto pensioni: si va dall'introduzione dell'Ape, l'anticipo pensionistico, all'Ape social per le categorie disagiate, all'aumento della quattordicesima per le pensioni minime, all'innalzamento della no tax area per i pensionati. Presenti anche le misure per i precoci e per i lavori usuranti, il cumulo dei diversi periodi contributivi, l'ottava salvaguardia per gli esodati.
Il Fondo per lo sviluppo - Arriva un fondo unico per garantire il "finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese" con dotazione di 1,9 miliardi nel 2017 (3,15 nel 2018, 3,5 nel 2019 e 3 miliardi l'anno dal 2020 al 2032". I settori di spesa, in cui andrà ripartito il fondo, vanno dalla viabilità al dissesto idrogeologico all'edilizia pubblica, scuole comprese, alla prevenzione del rischio sismico.
Superenalotto all'asta - Il Superenalotto va all'asta. L'articolo 73 della Manovra prevede infatti la "gara" e ne fissa le modalità. La durata della concessione sarà rinnovabile e la base d'asta è fissata a 100 milioni.
Nel 2017 a scuole paritarie contributo di 24,4 milioni - Il contributo per le scuole paritarie, che accolgono alunni con disabilità, è fissato a 24,4 milioni di euro annui. Per le materne paritarie la Manovra assegna per il 2017 un contributo aggiuntivo di 25 milioni.
Arriva la "lotteria" degli scontrini - Il testo della Manovra prevede l'arrivo, dal 2018, della "lotteria" degli scontrini. Si tratterà di uno scontrino "parlante", come quello già emesso dalle farmacie, che conterrà il codice fiscale dei clienti. Alla lotteria si potrà partecipare con scontrini emessi "da esercenti che hanno optato per la trasmissione telematica dei corrispettivi" all'Agenzia delle Entrate, per gli acquisti 'commerciali', non da attività d'impresa.
Aumento Iva dal 2018 - Niente aumento delle aliquote Iva del 10 e del 22% nel 2017. Sono però sono destinate ad essere incrementate a partire dal 2018. Secondo il testo della Manovra, dal 2018 l'Iva al 10% salirà infatti al 13% e quella al 22% salirà al 25%. Per quest'ultima poi vi sarebbe un ulteriore incremento dal 2019, pari allo 0,9%. Viene invece del tutto abrogato l'aumento delle accise.