Il viceministro dell'Economia: "Agiremo in continuità con quanto fatto in questi due anni di governo". Il taglio del cuneo fiscale per il ceto medio, le misure a favore della natalità e le agevolazioni per le imprese che assumono
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Aiutare le famiglie e abbassare le tasse al ceto medio. Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, conferma le priorità del governo per la nuova Manovra e assicura: "Agiremo in continuità con quanto fatto in questi due anni, guardando sempre all'equilibrio dei conti pubblici". Poi annuncia: "Non escludiamo che il bonus da 100 euro previsto a gennaio per le famiglie possa essere rivisto e anticipato nel 2024 sostanzialmente implementando le tredicesime di questo anno. Vogliamo sostenere le famiglie, soprattutto in un momento particolare dell'anno".
Sul cuneo fiscale per il ceto medio, Leo parla di un "tema che mi sta particolarmente a cuore", ma su cui bisogna agire con "prudenza". "Siamo consapevoli che la classe media ha un livello di tassazione troppo alto, perché chi guadagna fino a 50mila euro l'anno non può certo considerarsi 'ricco' - dice in un'intervista al Messaggero -. Abbassare le tasse al ceto medio è necessario, ma lo si deve fare con risorse da individuare".
L'ipotesi di una riduzione del secondo scaglione Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 60mila euro è "percorribile e da valutare. Sarebbe un segnale positivo e in linea con gli obbiettivi della riforma fiscale. Tuttavia - continua Leo - è sempre necessario accompagnare queste misure con altre politiche che rafforzino il potere d'acquisto, migliorino l'accesso ai servizi e incentivino l'occupazione. Ridurre le tasse è un passo nella giusta direzione, ma per avere un impatto reale e duraturo, bisogna anche lavorare su una riforma complessiva del sistema fiscale che garantisca maggiore equità e sostenga la crescita economica".
Leo illustra anche le ipotesi sul tavolo per combattere la crisi demografica. "Ci sono diverse strade: o potenziare l'assegno unico o introdurre detrazioni specifiche per i figli. L'obiettivo è venire incontro alla famiglia. Questo è un tema prioritario". Sul fronte delle imprese, riassume la politica del governo in "chi più assume, meno paga". "Abbiamo introdotto una super deduzione del costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato, pari al 120% per tutte le nuove assunzioni a tempo indeterminato, che arriva fino al 130% per chi assume mamme, under30, ex percettori di reddito di cittadinanza e persone con invalidità. Sull'Ires ci stiamo lavorando. Il Cdm ha approvato in prima lettura il decreto e, come sempre fatto fin qui, ora apriremo il confronto in sede Parlamentare per raggiungere il migliore risultato possibile".