PACCHETTO DEL PUBBLICO IMPIEGO

Manovra, via le impronte per la P.a.: telecamere contro i "furbetti" del cartellino

Tra i punti chiave del pacchetto da inserire nella legge di Bilancio anche il rinnovamento "green" del 50% dei veicoli di servizio. Moscovici: "Non chiederemo all'Italia di cambiare la Manovra"

22 Ott 2019 - 13:43
 © ansa

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La videosorveglianza sarà utilizzata come deterrente e per scoprire gli eventuali "furbetti del cartellino".  Lo ha annunciato il ministro della P. a., Fabiana Dadone, ribadendo il "no" alle impronte digitali, visti anche i rilievi del Garante della privacy. "Queste misure generano un risparmio stimato di 20 milioni di euro", ha sottolineato elencando i "punti chiave del pacchetto di proposte" per la Manovra.

"Green" il 50% delle auto di servizio - La Dadone ha poi affermanto che "dal 2020 le pubbliche amministrazioni dovranno acquistare o noleggiare almeno il 50% di nuovi veicoli di servizio elettrici o ibridi, nei limiti delle risorse di bilancio".

Mef: "Disposti a discutere della sugar tax" - La sugar tax "vale poco più di 200 milioni, è una cosa che è stata adottata in decina di Paesi, ma poi nel corso della discussione parlamentare tutto è migliorabile. Se si trovano coperture alternative credo che il governo è disposto a discutere della sugar tax, dell'imposta sulla plastica e su alcuni limitatissimi interventi contenuti nella Manovra". E' quanto ha dichiarato il  viceministro all'Economia, Antonio Misiani, sottolineando che la legge di Bilancio "lascia la pressione fiscale complessiva sostanzialmente al livello del 2019".

Proseguirà il regime forfettario - Per la flat tax al di sotto dei 65mila euro "ha prevalso la scelta di assoluto buonsenso di proseguire con il regime forfettario di determinazione dei costi per semplificare la vita dei contribuenti", ha sottolineato Misiani. "Abbiamo ascoltato il mondo delle partite Iva, ci siamo confrontati con loro".

Moscovici: "Non c'è alcuna crisi di bilancio con l'Italia" - Intanto da Bruxelles arrivano dichiarazioni distese. "Siamo in un processo di dialogo positivo con il governo italiano. Il ruolo della Commissione è di stabilire i fatti oggettivi, ciò che va nella buona direzione e di notare un certo numero di aggiustamenti rispetto alle regole", ha detto il commissario Pierre Moscovici. "La lettera dell'Ue  è diversa da quella indirizzata al governo italiano l'anno scorso e manifesta ciò che ho già annunciato e cioè che non c'è alcuna di crisi di bilancio con l'Italia".

"Non chiederemo all'Italia di cambiare la Manovra" - Nella Manovra "c'è un rischio di deviazione significativa e quindi siamo obbligati a rilevarlo nella procedura" del semestre europeo, ha evidenziato Moscovici. "Al momento non tiriamo però le conclusioni su passi procedurali, come sottomettere un altro budget o mettere in causa questo o quello". I passi successivi saranno "esaminati" piu' in là "e avremo l'occasione all'interno del semestre di assicurarci che il bilancio proposto sarà eseguito in modo serio".

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