A far scattare l'operazione è stata la controllata da Cologno, Ei Towers. L'obiettivo è "un'aggregazione nazionale dell'infrastruttura di trasmissione televisiva". Il governo: "Bene l'offerta ma il 51% di Rai Way rimane pubblico"
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Il Cda di Mediaset ha dato il via libera alle condizioni dell'offerta della controllata Ei Towers su Rai Way "per costruire un'aggregazione nazionale dell'infrastruttura di trasmissione televisiva". Si tratta di un'opas da 1,22 miliardi di euro, pari a 4,5 euro per azione. La società di Cologno pertanto voterà a favore di una proposta di aumento di capitale nell'assemblea di Ei Towers prevista il 27 marzo. Il governo: "Bene l'offerta ma il 51% di Ray Way rimane pubblico"
L'obiettivo è creare un grande polo dell'infrastruttura televisiva, "riunire" sotto un unico operatore le migliaia di antenne sparse sul nostro territorio, le torri trasmittenti vere e proprie, sulla scia di quanto già accade nei grandi paesi europei. Questa la sfida che Ei tower lancia al mercato e alla modernizzazone del Paese attraverso l'offerta di acquisto. Non si tratta nè di frequenze nè tantomeno di incursioni nel servizio pubblico e nelle sue risorse televisive, solo la volontà di creare un grande polo competitivo rendendo il sistema italiano delle comunicazioni più moderno.
E' un fatto che la proposta di Ei towers abbia suscitato reazioni molto positive nei mercati per tre motivi: riunire le torri di trasmissione sotto un solo soggetto di riferimento garantisce semplificazione e più trasparenza, l'integrazione metterebbe l'Italia al passo con le altre nazioni e, non ultimo, il settore chiave delle infrastrutture dele trasmissioni resterebbe a casa nostra sotto controllo italiano al riparo dagli appetiti e dagli investitori stranieri. Ancora, ne guadagnerebbe l'ambiente visto che le torri sarebbero unificate senza più inutili duplicazioni.
Il governo: bene l'offerta ma il 51% di Rai Way rimane pubblico - L'offerta di Ei Towers per Rai Way "conferma l'apprezzamento da parte del mercato della scelta compiuta dal governo di valorizzare la società facendola uscire dall'immobilismo nel quale era confinata", scrive il governo in una nota ricordando che un Dpcm del 2014 ha stabilito di mantenere in capo a Rai una quota non inferiore al 51%.
Opas al via dopo l'aumento di capitale - L'offerta di acquisto e scambio riconosce ai soci di Ei Towers una componente in contanti di 3,13 euro e 0,03 azioni ordinarie Ei Towers di nuova emissione. La parte cash corrisponde al 69% della valorizzazione di ogni titolo della società delle torri della Rai. Il pagamento della componente in contanti è integralmente garantito da un primario istituto di credito internazionale che concederà a Ei Towers il finanziamento necessario all'operazione. A sostegno dell'offerta di scambio, Ei Towers ha convocato appunto un'assemblea il 27 marzo per un aumento di capitale. L'offerta pubblica di acquisto e scambio scatterà dopo quella data e avrà una durata compresa tra i 15 e i 40 giorni: dovrebbe concludersi comunque entro l'estate.
Spiegando le ragioni dell'operazione, Ei Towers parla della "creazione di un operatore unico delle torri broadcasting" per "porre rimedio all'attuale situazione di inefficiente moltiplicazione infrastrutturale dovuta alla presenza di due grandi operatori sul territorio nazionale". La società delle torri del gruppo Mediaset assicura in ogni caso che "continuerà a garantire l'accesso alle infrastrutture a tutti gli operatori televisivi" e "aprirà sempre più la propria infrastruttura, in prospettiva agli operatori di Tlc".