L'ultima speranza, però, è riposta nel 17 settembre: alla scadenza del secondo bando si potrebbero presentare eventuali acquirenti
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Ultimo round per Melegatti, la storica azienda veronese di pandori dichiarata fallita il 29 maggio. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e i curatori fallimentari hanno firmato l'accordo per i licenziamenti di tutti i dipendenti. Nei prossimi giorni i lavoratori si vedranno recapitare la lettera di licenziamento; l'ultimo giorno nella fabbrica dolciaria coinciderà con la data del 20 dicembre, quando scadrà anche la Cassa integrazione straordinaria. La speranza, però, è ancora viva con l'appello a eventuali acquirenti per la scadenza del bando del 17 settembre. La prima asta andò deserta.
Attualmente 11 dipendenti sono operativi nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto (Verona) per dare corso all'esercizio provvisorio autorizzato per sei mesi (dal 21 giugno al 21 dicembre) dal Tribunale di Verona, mentre il resto del personale è coperto dalla Cassa integrazione straordinaria, che scadrà, come detto, il 20 dicembre.
Oltre quella data non sarà possibile accedere ad altri ammortizzatori sociali. I sindacati in una nota sottolineano che "l'accordo firmato è inevitabile". "Si potrebbe però presentare - hanno aggiunto i delegati sindacali - un'altra situazione qualora alla scadenza del secondo bando, ovvero il 17 settembre, si paventassero eventuali acquirenti che avrebbero l'opportunità di valutare il mantenimento totale o parziale delle posizioni lavorative".
Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno rinnovato l'appello "ad imprenditori capaci e seri affinché prendano in considerazione l'acquisto di questa storica azienda dolciaria veronese".