In Italia l'aumento del numero degli occupati interessa sia la componente maschile sia quella femminile, anche se in misura minore
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Nuovi segnali di risalita per il mercato del lavoro italiano. Su base mensile, ad aprile, gli occupati sono 94 mila in più, sull'anno +277 mila. Il dato positivo è che la crescita ha interessato – nonostante gli squilibri ancora evidenti – entrambe le componenti, maschile e femminile.
Da marzo ad aprile, infatti, la crescita degli occupati degli uomini è pari a 84 mila unità, 13 mila tra le donne, ma la variazione positiva interessa maggiormente la componente femminile nel periodo febbraio-aprile 2017 dal periodo novembre 2016-gennaio 2017: in questo caso l'aumento degli occupati è di 52 mila unità tra le donne e di 30 mila tra gli uomini.
In un anno si registrano 161 mila occupati uomini in più e 116 mila occupate donne in più, a fronte di un calo dei disoccupati pari rispettivamente a -94 mila e -53 mila (-70 mila e -126 mila gli inattivi).
Tuttavia i divari di genere restano piuttosto evidenti, con il tasso di occupazione che sale al 67,2% tra gli uomini (+0,3 punti percentuali), mentre rimane stabile tra le donne al 48,6%.
Nel complesso il tasso di occupazione migliora e cresce al 57,9%, un andamento al rialzo anche se non ancora soddisfacente nel confronto europeo e che contempla l'incremento degli occupati soprattutto tra gli over 50. Nell'Eurozona il tasso di disoccupazione si attesta nello stesso periodo di riferimento – dati Eurostat – al 9,3%, in lieve calo dal dato del mese precedente.
Il calo della disoccupazione in Italia è in linea con i trend che si registrano tra gli altri partner europei. La disoccupazione è infatti scesa in Francia, al 9,5%, e in in Spagna, paese che registrana tra i maggiori decrementi in un anno, passando dal 20 al 17,8%.