L’aumento ha interessato tutte le ripartizioni territoriali, con risultati particolarmente incoraggianti al Sud: +22% per le compravendite e +29% per i mutui
Anche nel secondo trimestre le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari hanno messo a segno una crescita piuttosto marcata, confermando il trend di ripresa già osservato in precedenza.
In particolare, segnala l’Istat, dopo il +6,2% del secondo trimestre del 2015 e il +17,9% del primo trimestre di quest’anno, nel periodo aprile-giugno del 2016 le compravendite immobiliari sono aumentate del 20,6%. Un risultato trainato soprattutto dalla componente abitativa, che cresce del 20,9% su base annua, mentre quella ad uso economico riporta una variazione positiva leggermente più contenuta, +15,3% rispetto al secondo trimestre di un anno fa.
Con 182.801 compravendite nel periodo considerato, il comparto abitativo e degli accessori detiene quasi la totalità delle compravendite immobiliari: il 93,9% contro il 5,5% delle compravendite ad uso economico ed appena lo 0,5% di quelle ad uso speciale o multiproprietà. In valori assoluti si parla, rispettivamente, di 10.726 e 1.093 unità.
Osservando le dinamiche territoriali si può notare come le compravendite siano in crescita in tutte le aree del Paese, con un aumento più marcato al Sud, dove l’Istat registra un +22%, e nel Nord-ovest del Paese, con un +20,6%. Leggermente più esiguo l’incremento che ha interessato il Centro, il Nord-est, entrambi con +20,3%, e le Isole, con +19,2%.
In crescita nel secondo trimestre - emerge ancora dal resoconto dell’Istat - anche le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra infatti un +24,5% a 109.786 unità. Anche in questo caso l’aumento ha interessato tutte le ripartizioni geografiche: alle isole la variazione è stata di +30,9 punti percentuali, al Sud del 29%, al Centro del 26,8%, nel Nord-ovest del 23,2% e nel Nord-est del 20,2%.
Le serie storiche dell’Istat mostrano poi come il dato tendenziale messo a segno nel secondo trimestre del 2016 dalle compravendite (+20,6%) sia il migliore mai registrato dall’inizio della crisi economica.