Il presidente del Consiglio: "Al Consiglio europeo non si è parlato della mancata ratifica del Mes da parte dell'Italia". Scholz: "Riforma positiva, consiglio di approvarla"
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"Credo che il Mes sia secondario rispetto alla prima trattativa, che è quella sul Patto di Stabilità". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, parlando con i giornalisti a Bruxelles. Al Consiglio europeo, ha aggiunto, "non si è parlato di Mes, non è stato oggetto di questo dibattito". Su un eventuale nuovo rinvio della discussione in Aula, il presidente del Consiglio ha sottolineato: "Lo dirà il Parlamento, non sta a me deciderlo". Tuttavia, "continuo a ritenere che, indipendente da cosa si pensi sullo strumento in sé, non sia utile per nessuno porre la questione adesso". Per il cancelliere tedesco Olaf Scholz, invece, "quella del Mes è una buona riforma, suggerisco a tutti di approvarla".
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"Penso che noi dobbiamo stare alla posizione che la maggioranza ha già espresso e cioè che non si può affrontare il tema di uno strumento se non si conosce il quadro", ha proseguito Meloni. "Il problema del Mes è che, tra le altre cose, richiama ai vecchi vincoli del Patto di Stabilità".
"Stiamo facendo una trattativa sui nuovi vincoli del Patto di Stabilità", ha affermato ancora la numero uno di Palazzo Chigi. "Chiaramente se oggi approvassimo un trattato che riporta ai vecchi parametri del Patto di Stabilità, non faremo una cosa utile per una trattativa che noi stiamo conducendo. Quindi continuo a ritenere che, indipendentemente da quello che si pensi sullo strumento in sé, sull'accesso dell'Italia non sia utile da parte di nessuno, anche da parte di quelli che sono grandi sostenitori dell'accesso al Mes, porre questa questione adesso. È una questione che non si può discutere in nessun modo fino a quando noi non sappiamo qual è il quadro".
"Posso solo raccomandare a tutti che la riforma del Mes entri finalmente in vigore con la ratifica", ha commentato Olaf Scholz a Bruxelles. "È molto positiva. Lo è anche per i Paesi che potrebbero trovarsi in una situazione economica difficile. È importante perché concentra e rafforza le nostre forze. È una buona riforma, quindi ne consiglio l'approvazione a tutti".
Il Mes è un acronimo che sta per Meccanismo Europeo di Stabilità. Si tratta di un'organizzazione intergovernativa degli Stati che utilizzano l'euro come moneta ufficiale. Il Fondo è stato creato per sostenere gli Stati dell'Eurozona che affrontano una crisi e rischiano il default. Ebbene, il Mes emette prestiti a tassi fissi o variabili a fronte di un programma di riforme concordato e garantisce linee di credito precauzionali. Non solo: acquista anche titoli sul mercato primario o secondario. Il fondo ha una capacità di prestito massima di 500 miliardi di euro e viene finanziato dai singoli Stati membri dell'Ue con una ripartizione percentuale in base alla rispettiva importanza economica. La Germania, ad esempio, contribuisce per il 27%, seguita dalla Francia con il 20,3% e dall'Italia, rispettivamente con il 17,8% e il 12%.