Il Pil, nonostante il tasso di crescita sia tra i più bassi dell'Ue, registra un'accelerazione nel primo trimestre, giù il tasso di disoccupazione e quello di disoccupazione estesa. Migliora il Misery index della Confcommercio
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Sulla scia di un miglioramento di alcuni indicatori, come il tasso di disoccupazione estesa e i prezzi dei beni e dei servizi ad altra frequenza d’acquisto, l’indice della Confcommercio che misura i disagio sociale ha registrato una diminuzione dello 0,8%, riportandosi a livelli che non si vedevano dalla fine del 2016.
Nel corso dei primi quattro mesi dell’anno il MIC (Misery Index Confcommercio) ha infatti seguito un andamento altalenante, salendo a gennaio a 20 punti dai 19,1 di dicembre e a 20,3 punti a febbraio. A marzo e ad aprile ha poi ricominciato a diminuire portandosi prima a 19,9 punti e poi a 19,1. Come anticipato si tratta di un indicatore abbastanza importante, in quanto “misura mensilmente il disagio sociale causato dalla disoccupazione estesa (disoccupati, cassaintegrati e scoraggiati) e dalla variazione percentuale dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto”.
Ebbene, nel corso del quadrimestre considerato, la disoccupazione estesa è diminuita costantemente, passando dal 14,5% di gennaio al 13,8%, dopo il 14,2% di febbraio e marzo. Da notare come anche il tasso di disoccupazione ufficiale abbia registrato un andamento simile: dall’11,8% di gennaio è sceso all’11,1% di aprile, passando, in questo caso, per l’11,5% di febbraio e marzo. Per quanto riguarda invece i prezzi, le tabelle diffuse dalla Confcommercio mostrano come, dopo gli aumenti rilevati nel corso degli ultimi mesi del 2016 e dei primi del 2017 (dal -0,2% del giugno scorso si è passati al +1% di dicembre, al +2,2% di gennaio) fino a toccare il +3,2% di febbraio, l’indice abbia leggermente rallentato la crescita nell’ultimo bimestre, segnando un +2,7% a marzo e un +2,2% ad aprile.
In generale, la situazione economica sta migliorando (anche se a un tasso inferiore rispetto al resto dell’Unione europea), come testimoniato anche dallo stesso calo del tasso di disoccupazione. Segnali incoraggianti giungono anche dalla nota mensile dell’Istat: nel corso del primo trimestre dell’anno la crescita del Pil italiano ha registrato un’accelerazione passando dal +0,3% del periodo ottobre-dicembre 2016 al +0,4% dei primi tre mesi di quest’anno e potrebbe accelerare ulteriormente al termine del secondo trimestre. Secondo IHS Markit a fine giugno, si registrerà un +0,5%.