Palazzo Marino ha individuato 21 aree in città e 4 fuori dove saranno realizzati migliaia di alloggi in locazione permanente con canoni non oltre gli 80 euro l'anno al metro quadrato. La Lega: "Solo un piano fake"
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Contro il caro-affitti il Comune di Milano vara un piano Casa da 10mila appartamenti. La delibera ha ricevuto il via libera in giunta a Palazzo Marino e il passo successivo sarà quello di mettere a disposizione dei privati alloggi a prezzi inferiori a quelli di mercato, sempre più irraggiungibili per tante famiglie. Il Comune cederà infatti il diritto di superficie, mantenendo la nuda proprietà, in 21 aree in città e 4 fuori, dove saranno realizzati 10mila alloggi in locazione permanente. Il prezzo dell'affitto sarà particolarmente conveniente: si parla di canoni non superiori agli 80 euro all'anno al metro quadrato. Ma la Lega attacca: "E' un piano fake".
"Stiamo guardando a quei cittadini che hanno un reddito tra 1500 e 2500 euro al mese - dice il sindaco Giuseppe Sala -, che hanno bisogno di case in affitto con un canone di locazione contenuto, con affitti a lunghissimo termine". Il Piano Casa sarà realizzato, secondo i programmi, in circa 10 anni, mentre per le prime quattro aree il via ai cantieri dovrebbe avvenire entro la fine del mandato della giunta, che resterà in carica fino al 2026.
Le prime quattro aree sono già pronte e il bando per la manifestazione di interesse è in programma entro la fine dell'anno. Si tratta delle zone di via San Romanello, via Demostene, Porto di Mare ed ex Palasharp. Il Comune metterà dunque a disposizione aree, edifici e diritti di superficie, nell'ambito di una collaborazione tra pubblico e privato che in 1 anni dovrebbe creare 10mila nuovi alloggi complessivamente, 6.500 nel perimetro della città e 3.500 nelle aree limitrofe. A questi si aggiungeranno 8mila alloggi in edilizia residenziale sociale convenzionale: questi però avranno prezzi un po' più alti e saranno realizzati dai privati nelle zone degli ex scali ferroviari.
"E' una grande sfida - spiega l'assessore comunale alla Casa, Guido Bardelli -. Questo mercato degli affitti impazzito non è irreversibile, ma si possono mettere in campo che, intorno a questo mercato, ne creano un altro che ha più presente le esigenze sociali". Bardelli chiarisce poi che il Comune non abbandonerà l'edilizia popolare, sulla quale si punta per recuperare gli alloggi sfitti soprattutto nelle aree centrali, e dove ci potrà essere una parziale alienazione del patrimonio.
Il progetto è stato bocciato dalla Lega, che a Palazzo Marino è in opposizione. Come spiega il consigliere, e segretario provinciale del Carroccio, Samuele Piscina: "Quello presentato in Comune è il fallimento della politica sull'abitare: 10 anni per alloggi che mai avremo, senza alcuna garanzia. Tanto per cominciare, ho voluto sentire i Comuni dell'hinterland che secondo sindaco e assessore sarebbero stati inclusi nel piano. Peccato che nessuno sappia nulla dei progetti che il Comune ha in mente sui territori di Senato e Garbagnate, giusto per fare due esempi. Quindi è evidente che Sala e Bardelli stiano facendo i conti senza l'oste, senza sapere se ci siano le volumetrie e se gli interventi siano realizzabili. Insomma, una gran figuraccia di livello provinciale che porta a zero la credibilità dell'amministrazione meneghina".
E ancora: "Inoltre, diverse tra le aree individuate in ambito comunale per la cessione del diritto di superficie sono già frutto di fallimenti apicali dell'amministrazione, inserite in passato nel bando C40 Reinvenging cities con la stessa finalità, ma rimaste senza futuro. Insomma, quello del Comune è un vero e proprio piano Casa fake, dove si parla di desiderata senza una vera e propria pianificazione, giusto per uscire sui giornali senza alcuna certezza. A Milano serve serietà, soluzioni immediate e non teatrini propagandistici".