"Dobbiamo costruire una crescita di qualità, che deriva dalla competitività del sistema imprenditoriale"
"Non c'è una maledizione che condanna l'Italia al declino, ce la possiamo fare, anche in un periodo molto duro, il prossimo anno non sarà un anno facile, dobbiamo dirlo con franchezza". Lo ha detto a Firenze il ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda. "L'impegno deve essere su questo fronte - ha aggiunto - dobbiamo costruire una crescita di qualità, che deriva dalla competitività del sistema imprenditoriale e del sistema Paese".
"L'Italia ha tre driver di crescita: manifattura, turismo e cultura e il settore life sciences", ricorda Calenda
"Gli investimenti privati sono merce rara e di grande qualità, questa è la ragione per cui il governo ha messo al centro della finanziaria un piano di stimolo agli investimenti privati", ha aggiunto il ministro. "Da gennaio sarà il turno degli imprenditori fare la loro parte, utilizzarli". Per Calenda, "gli investimenti servono a sconfiggere la paura della modernità, del futuro".