Il provvedimento, che già riguarda i lavoratori delle linee Maserati, durerà dal 23 aprile al 4 agosto. Fim-Cisl: "Sempre più strutturale la flessione delle produzioni a Torino"
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Per i 1.174 dipendenti del sito Stellantis di Mirafiori impiegati sulla linea della 500 elettrica scatta il contratto di solidarietà, che durerà dal 23 aprile al 4 agosto. La solidarietà riguarda già anche i 968 lavoratori delle linee Maserati. "La firma è necessaria per preservare il massimo possibile di posti di lavoro, garantire un percorso di transizione dignitoso e per la migliore tutela del reddito", commenta la segretaria della Fismic Torino, Sara Rinaudo. Sottolineando però che "è sempre più urgente che il governo intervenga con una politica industriale ad hoc per il settore e che vengano allocati quanto prima tutti i modelli della 500 a Mirafiori". Landini: "Il governo convochi Tavares".
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"Purtroppo era nell'aria che per gli addetti della 500 elettrica, dopo quelli della Maserati, ci sarebbe stata la richiesta strutturale degli ammortizzatori sociali - commenta il segretario generale della Fiom Torino, Edi Lazza -. Abbiamo firmato esclusivamente per garantire il sostegno al reddito delle maestranze".
Sul nodo Mirafiori interviene anche il leader della Cgil Maurizio Landini per sottolineare che su Stellantis "c'è un problema aperto. C'è stato anche uno sciopero, ma il tema riguarda il Paese e il settore dell'auto e della mobilità". Chiede quindi che "il governo facci quello che stanno facendo in altri Paesi dove si producono auto. C'è bisogno che venga convocato l'amministratore delegato di Stellantis e in quella sede, di fronte a governo e sindacati, si prendano impegni che riguardano investimenti e prodotti. E' necessario evitare un processo che rischia di mettere in discussione un pezzo consistente del settore manifatturiero. C'è bisogno di fare quelle politiche industriali che mancano da anni nei settori strategici".
Lazza chiarisce: "Abbiamo chiesto all'azienda di integrare la perdita salariale che subiscono i lavoratori. Bisogna fermare questo calvario, è ora di far cessare l'uso degli ammortizzatori sociali, l'unico modo è che l'amministratore delegato Carlo Tavares decida di rispondere alle nostre richieste di aprire una vera trattativa per mettere nero su bianco un progetto credibile per il rilancio di Mirafiori".
Il passaggio alla cassa integrazione straordinaria attraverso il contratto di solidarietà - commenta Rocco Cutrì, segretario generale della Fim Cisl di Torino - evidenzia quanto la flessione delle produzioni Stellantis a Torino sia sempre più strutturale. Al di là della condivisibile bontà dello strumento utilizzato per tutelare i redditi di lavoratori e lavoratrici, è sempre più evidente l'esigenza di una soluzione industriale che superi l'attendismo sugli incentivi all'acquisto purtroppo non ancora disponibili seppur annunciati e riannunciati più volte dal governo. Siamo quasi alla conclusione dei tavoli nazionali, ci aspettiamo che Stellantis abbandoni ogni indugio e presenti nei prossimi giorni progetti industrializzabili a breve o media scadenza che assicurino, a partire da Mirafiori, produzioni per il raggiungimento del milione di veicoli nel nostro Paese. Il governo compia ogni sforzo possibile in direzione di un'intesa che assicuri produzioni al nostro Paese e l'azienda sia più sensibile alla responsabilità sociale nei confronti di questa collettività".
Il segretario generale della Fiom Cgil di Torino e il responsabile Fiom di Mirafiori Gianno Mannori sottolineano poi che questa ennesima richiesta di cassa dimostra che i sindacati hanno ragione a richiedere nuovi modelli da produrre, ma "Tavares non ha detto nulla sulle nuove produzioni. Ecco perché è necessario aprire una vera trattativa a Palazzo Chigi con il governo, Stellantis e i sindacati che metta al centro Mirafiori, ma che parli anche degli altri stabilimenti italiani, pena la perdita dell'auto nel nostro Paese".