L’obiettivo? L’innovazione dell’impresa agricola e la realizzazione della Banda Ultra Larga affidata a Open Fiber
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Un modello digitale italiano per il settore agroalimentare. Questo il progetto presentato dai vertici di Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) e di Isiamed Digitale - la management company impegnata sul fronte della rivoluzione digitale per produrre modelli a tutela dell’identità italiana - al sottosegretario al Ministero per lo sviluppo economico, on. Antonello Giacomelli. L’obiettivo? L’innovazione dell’impresa agricola e delle filiere agroalimentari italiane, nonché la realizzazione della Banda Ultra Larga affidata a Open Fiber.
Due i fronti sui quali l’evoluzione digitale nell’agroalimentare sta accelerando: il miglioramento delle singole fasi produttive (Internet of Things, droni, geolocalizzazione, Decision Support Systems) e la gestione e l’utilizzo di ogni informazione che le nuove soluzioni producono nei percorsi di filiera. In particolare, un obiettivo pratico da realizzarsi dal 2018 è quello di identificare le soluzioni di sviluppo delle singole filiere (modello digitale italiano) e di trasferirle/condividerle con gli imprenditori italiani in modo pragmatico e diretto, stimolando e supportando decisioni d’investimento efficienti, valorizzando le filiere italiane “dalla produzione al consumo”, incrociando esperienze, persone e casi “pilota”.
Il progetto potrebbe apportare notevoli vantaggi al settore agroalimentare. A partire da una nuova comunicazione che, come hanno spiegato Pietro Torresan, direttore del Centro di ricerca “Agricoltura è vita”, e Claudia Merlino, direttrice Organizzazione e sviluppo, sarà in grado di identificare in modo univoco il prodotto agroalimentare italiano (tipicità, qualità, territorio), fino a un nuovo equilibrio dei rapporti di filiera e a una maggiore efficienza dei controlli (tracciabilità, contraffazione, certificazione).
Pier Domenico Garrone, senior partner per la Comunicazione di Isiamed, ha sottolineato l’esigenza di informare, coinvolgere, disseminare - con incontri nei diversi territori italiani - per singole imprese e per filiera, e di comunicare le potenzialità del modello digitale a matrice italiana.