Il cibo del cenone e del pranzo finisce in freezer per essere utilizzato nelle prossime settimane o viene trasformato in nuovi piatti
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Tutto in freezer o trasformato in nuovi piatti: è questa la sorte degli avanzi dei pasti di Natale. Nel nome della riduzione degli sprechi, spinta anche dalla crisi economica legata alla pandemia. E' quanto emerge dall'indagine Coldiretti/Ixè: avanzi a tavola per 8 italiani su 10. L'11%, dunque, mette tutto in freezer per consumarlo più avanti. Solo per l'8% non è avanzato niente, mentre l'1% dona in beneficenza o butta nella spazzatura.
Nuova sensibilità alla lotta agli sprechi - Un'alternativa molto diffusa alla conservazione in frigo, sottolinea Coldiretti, è la trasformazione degli avanzi in nuovi piatti, con la cosiddetta cucina del giorno dopo.
Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono ottime soluzioni per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare, sottolinea la Coldiretti, un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille.
La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un eccellente torrone, mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme.
Recuperare il cibo è una scelta che, continua la Coldiretti, fa bene all'economia e all'ambiente anche con una minore produzione di rifiuti.
Per conservare il cibo comunque rimasto dal giorno prima ed evitare di gettarlo nella spazzatura, Coldiretti ha elaborato alcuni consigli, a partire dall'utilizzo corretto del frigorifero. Le pietanze non devono essere inserite quando sono ancora calde, ma vanno adeguatamente coperte e non ammassate l'una sull'altra, per permettere al freddo di circolare. Quelle più facilmente deperibili, continua Coldiretti, devono inoltre essere collocate nella parte bassa del frigo. Quando ad avanzare sono interi vassoi di cibo il congelatore può essere un'ottima soluzione, ma è sempre meglio dividerli in piccole porzioni così da consumare di volta in volte solo le quantità che servono.
Per scongelarle si può utilizzare il forno a microonde o il vapore di una pentola piena di acqua calda, ma la soluzione migliore, seppure più lenta, è quella di utilizzare il frigo, dove il passaggio di temperatura è più costante.
Una volta scongelate, le pietanza vanno consumate entro 24 ore e non possono essere congelate nuovamente. Allo stesso modo, prosegue Coldiretti, il cibo avanzato non va riscaldato più di una volta. Quando vanno messi sui fornelli, minestre, sughi e salse del giorno prima vanno fatte bollire, mentre per gli altri piatti si consiglia comunque di portare la temperatura sopra i 70 gradi. In questo modo saremo sicuri, conclude Coldiretti, di evitare il rischio di proliferazione di batteri.
Al momento di scegliere il tipo di contenitore da utilizzare, una buona soluzione può essere il vetro, a partire dai barattoli con tappo a chiusura ermetica, che consentono di conservare meglio le caratteristiche organolettiche del cibo. L'altra soluzione, più tecnica, è l'uso del sottovuoto che permette di allungare ulteriormente la seconda vita delle pietanze.